“Fuori fuoco”, una testimonianza sulla società di oggi, sfocata, fuori fuoco, che non ha dettaglio.
Paolo Moressa parte da un’immagine sfocata perchè ciò che vuole dire non è nitido, come non è nitido il futuro di ciò che ci circonda. Società, appunto, che oggi più che mai ha come riferimento simboli estetici, modi di essere e di fare che portano all’allontanamento degli uni dagli altri. I punti di riferimento vengono creati da macchine senza anima e le nostre menti vengono svuotate dalle emozioni, dalla creatività. L’elemento umano diventa veicolo creatore di ricchezza. Un contenitore vuoto che produce energia fine a se stessa e non solo.
Le immagini create mostrano volti poco riconoscibili, sguardi assenti, dettagli poco chiari, immagini in bianco e nero come ricordi intrappolati in un futuro assente, che non ha motivo di essere.
Auto ferme in coda attendono di stiparsi nei cunicoli dei grandi centri commerciali attirate dal bisogno di acquistare.
Sguardi umani catturati dalla piazza virtuale, dalla voglia di spiare tutto e tutti per conoscere ogni dettaglio della vita personale di perfetti sconosciuti. Nella tranquillità di casa una scatola nera emana luci e rumori, tutta l’attenzione è verso di essa, nulla esiste attorno. Un vizio o una necessità momentanea, deviano dal personale percorso privato, ci porta verso il buio. Solo noi, con la nostra personalità, l’estro, la creatività, l’unicità, possiamo uscire da questa situazione, tornando al colore, alla nitidezza, alla vita!
