La casa degli scambi di Alberto Mussa

Edito da e/o Edizioni
Traduzione di Paola Vallerga

La vicenda ha inizio venerdì 13 giugno del 1913, con il delitto, del segretario del presidente, avvenuto nella Casa degli Scambi, ex dimora della marchesa de Santos.

Il romanzo, tipicamente polizesco, è raccontato da un narratore eterodiegetico che mette al centro della storia le indagini della polizia volte a trovare l’assassino del misterioso delitto, ma non solo. La trama, infatti, è una rete fitta di intrecci amorosi, di passioni, gelosie e perversioni, una casa in cui “tutto è possibile”.

Vari gli aspetti da chiarire, a partire dall’indiziata principale, la prostituta Fortunata, della quale si parla intermini ambigui associandola al presunto gemello, Aniceto.

Rufino, uno stregone potentissimo con la caratteristica di non poter dire menzogne, sembra prendersi gioco degli investigatori interessati a un misterioso tesoro da lui custodito.

Siamo a Rio de Janeiro, una città dove la donna fedele “era quella che moriva prima di tradire”. Le fantasie adulterine vengono calamitate nella Casa degli scambi, un luogo dedito al puro godimento primordiale, un posto dove morire di piacere…

La storia viene dipanata intervallando numerose digressioni e approfondimenti che contestualizzano gli avvenimenti facendo lunghi excursus storici. Se da un lato ne consegue un arricchimento della stessa, dall’altro le informazioni date, sono numerose al punto tale da far perdere il filo conduttore e allentare la suspance. L’autore, però non molla la presa incalzando con un dettaglio dopo l’altro, fino a costruire il grande disegno finale.

 

Alberto Mussa è di origini libanesi. La casa degli scambi è il suo romanzo più recente e ha vinto il PremioMachado de Assis 2011, prestigioso riconoscimento letterario promosso dall’Academia brasileira de letras, istituita su modello dell’Académie française.

Twitter: @Neri_Noemi

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