
Classe, eleganza, raffinatezza, Isabelle Faust e Danusha Waskiewicz hanno ipnotizzato il Teatro Manzoni, in un altro prezioso appuntamento della Stagione Sinfonica Promusica.
Accompagnate dall’Orchestra Leonore di Pistoia – un esempio di ensemble fresco e vitale – le due soliste hannno dato l’impressione di tuffarsi nello spartito, danzare sulle note di Mozart, farsene attraversare e riemergere in superficie per donarle alla platea in adorazione.
Brillanti entrambe, la violinista Faust sa distinguersi per l’impeto gestuale e la decisione del suono, mentre la violista Waskiewicz sembra accarezzare il suo strumento come in sogno, con languore e splendida naturalezza. Il loro trasporto, unito al sentimento, unito a una solida tecnica è riuscito a spostare la classicità in una dimensione universale, intima, estemporanea e in espansione – non etichettabile. La Sinfonia Concertante K 364 di Mozart è di per sé una meraviglia per intensità, ritmo, stati d’animo resi musicali, un passare dall’introspezione alla gioia, dalla cupezza a una felicità spiazzante. La precisione sottile, pura e irruente delle due interpreti ha coronato un insieme di chiaroscuri e un susseguirsi di emozioni epidermiche.
Al termine dell’esibizione le due strumentiste si sono cimentate in un breve ma necessario bis, visto il calore e l’entusiasmo suscitati nel pubblico.
Interessante anche la prima parte della serata, dove l’Orchestra Leonore ha dato, come sempre, prova di bravura e spessore. La Sinfonia Concertante a 8 del compositore boemo Zelenka è stata la prescelta dell’inizio, un fine intreccio di archi, fiati, clavicembalo; creazione talvolta capricciosa, altre sfuggente, altre solenne.
A seguire l’Orchestra si è esibita nella Suite per orchestra n. 1 in Do maggiore BWV 1066 di Bach, un momento etereo e quasi ispirato dalle sfere celesti, capace di infondere malinconia e pace al contempo.
Bell’inizio e intermezzo, straordinario finale.
Il prossimo appuntamento con la Stagione Sinfonica sarà sabato 21 aprile, sempre al Teatro Manzoni.