
“Furiosa: A Mad Max Saga”
Anya Taylor-Joy e Chris Hemsworth sono i protagonisti di “Furiosa: A Mad Max Saga”, l’atteso ritorno all’iconico mondo distopico che il pluripremiato e geniale filmmaker George Miller ha creato più di 40 anni fa, con gli emblematici film di “Mad Max”.
Miller ora volta nuovamente pagina con una nuovissima avventura d’azione originale, rivelando le origini del potente personaggio protagonista nel pluripremiato successo mondiale “Mad Max: Fury Road”.
Questa la storia in sintesi: mentre il mondo va in rovina, la giovane Furiosa viene strappata dal Luogo Verde delle Molte Madri, e cade nelle mani di una grande Orda di Motociclisti guidata dal Signore della Guerra Dementus. Attraversando le Terre Desolate, si imbattono nella Cittadella presieduta da Immortan Joe. Mentre i due tiranni si battono per il predominio, Furiosa deve sopravvivere a molte prove e mettere insieme i mezzi per trovare la strada di casa.
Al fianco di Taylor-Joy e Hemsworth tra i protagonisti del film troviamo anche Alyla Browne e Tom Burke.
Durata: 2h28minuti.
“Il caso Goldman”

Presentato in anteprima nel maggio 2023 alla Quinzaine des Cinéastes del 76° Festival di Cannes, il film è diretto da Cédric Kahn. Pierre Goldman è interpretato da Arieh Worthalter, e nella pellicola figurano anche Arthur Harari e Stéphan Guérin-Tillié.
La storia in sintesi: nel novembre del 1975 inizia il secondo processo a Pierre Goldman, attivista di estrema sinistra condannato in primo grado all’ergastolo per quattro rapine a mano armata, una delle quali causò la morte di due farmacisti. In quest’ultimo caso sostenne la sua innocenza e in poche settimane divenne un’icona della sinistra intellettuale. Lo difese Georges Kiejman, un giovane avvocato, ma il loro rapporto presto divenne teso. Goldman, sfuggente e provocatorio, rischiò la pena di morte e rese incerto l’esito del processo.
Come da titolo, si seguono le fasi del dibattito, senza quasi mai uscire dall’aula, tranne rare eccezioni. La battaglia legale ha un ritmo serrato e si svolge in un clima di contrapposizione frontale, colpevolisti contro innocentisti, spesso interrotta da urla e frasi improvvise. Film impegnativo.
Durata: 116 minuti.
“Marcello mio” di Christophe Honoré

Nell’anno del centenario della nascita del grande Marcello Mastroianni, un omaggio per esplorare i momenti più importanti della sua carriera attraverso la figura di sua figlia Chiara, protagonista del film insieme alla madre Catherine Deneuve. Con loro Fabrice Luchini, Melvil Poupaud, Benjamin Biolay, Nicole Garcia e Stefania Sandrelli, che interpretano versioni in parte reali e in parte romanzate di sé stessi.
Girato tra Parigi, Roma e la località balneare di Formia, “Marcello mio” vede di nuovo insieme Christophe Honoré e Chiara Mastroianni dopo “L’Hotel degli amori smarriti (Chambre 212)”, presentato in anteprima a “Un Certain Regard”, dove Chiara Mastroianni aveva ottenuto il premio come miglior attrice.
La storia in sintesi: Chiara è un’attrice, figlia di Marcello Mastroianni e Catherine Deneuve. Durante un’estate particolarmente tormentata, decide di far rivivere suo padre attraverso sé stessa: si veste come lui, parla come lui, respira come lui, con una tale forza che chi le sta intorno comincia a crederci e a chiamarla “Marcello”. Il film è stato presentato in concorso al 77° Festival di Cannes.
Durata: 120 minuti
“Fuga in Normandia” di Oliver Parker

Diretto da Oliver Parker e scritto da William Ivoru, è interpretato dai premi Oscar Michael Caine e Glenda Jackson e ispirato a fatti realmente accaduti. Il film mette in scena la “grande fuga” dell’ottantenne Bernie Jordan che, per il 70° anniversario dello sbarco in Normandia, scappa dalla casa di riposo in cui vive con la moglie per unirsi ad altri veterani di guerra e commemorare i compagni caduti. La notizia fa il giro del mondo e il veterano finisce in prima pagina. Ma in prima pagina, viene raccontata solo una parte della storia…
Martedì 6 giugno 1944 sulle coste della Francia del nord ebbe inizio lo sbarco in Normandia, la più grande invasione marittima della storia e “l’inizio della fine” della Seconda Guerra Mondiale.
Nel 2014, per la commemorazione del 70° anniversario del D-day, il veterano ottantanovenne Bernie Jordan scappa dalla casa di cura dove vive in Inghilterra determinato a raggiungere la Francia, per unirsi alle celebrazioni del giorno più importante e drammatico della storia contemporanea.
La storia della sua fuga ha commosso e catturato l’attenzione dei media di tutto il mondo ed è diventato un film diretto da Oliver Parker e interpretato dai premi Oscar Michael Caine e Glenda Jackson.
Durata: 1h37minuti.
“La memoria dell’assassino”

Diretto da Michael Keaton, a 70 anni e oltre, l’attore ha deciso di tornare a fare anche il regista, dopo il suo debutto, “The Merry Gentleman”, uscito nel lontano 2008.
La storia in sintesi: John Knox (Michael Keaton), è un sicario a cui è stata diagnosticata una malattia irreversibile che gli fa perdere progressivamente e rapidamente la memoria. Il figlio Miles (James Marsden), con cui ha rapporti tesi, chiede improvvisamente il suo aiuto: ha commesso un terribile crimine, e chiede a Knox di farne sparire le prove. Aiutato da un amico fidato (Al Pacino), affrontando l’acuta detective Ikari (Suzy Nakamura), Knox, cercherà di risolvere la situazione in una lotta contro il tempo e il ticchettio della sua mente in rapido deterioramento.
Durata: 114 minuti
“Shoshana”

Diretto da Michael Winterbottom, il film è un thriller politico ambientato negli anni Trenta che affronta il modo in cui l’estremismo politico e la violenza creino una separazione tra le persone costringendole a scegliere da che parte stare.
La storia in sintesi: Shoshana Borochov (Irina Starshenbaum) è un’ebrea che con madre e fratello dall’Ucraina arrivano a Tel Aviv, alla fine degli anni Venti, così come altri circa centomila europei. Una popolazione di esuli che raggiungerà il mezzo milioni di persone alla metà degli anni Trenta. E’ il periodo tra le due guerre (detto Mandatory Palestine), ossia la Palestina mandataria sotto il controllo britannino (1920-1948).
Immagini tratte da cinegiornali e immagini di cronaca d’epoca, commentate dalla voce di Shoshana in voce fuori campo, riassume i primi scontri tra arabi ed ebrei per la rivendicazione della Palestina. In particolare, l’esecuzione di Shlomo Ben Yosef, giustiziato nel 1938 per aver attaccato con armi da fuoco un autobus pieno di civili arabi e divenuto martire della causa sionista.
Spirito libero e indipendente, di professione giornalista impegnata, seguendo l’idea del padre, nell’utopia dei kibbutz come membro di Haganah, formazione clandestina di autodifesa degli insediamenti ebraici, Shoshana inizia una relazione con Tom Wilkin (Douglas Booth), agente della squadra antiterrorismo della Polizia britannica palestinese.
La prima mondiale del film ha avuto luogo l’8 settembre 2023 al Toronto International Film Festival. Il mese seguente, “Shoshana” è stato proiettato al London Film Festival mentre l’11 novembre dello stesso anno il film ha aperto il “Festival del Cinema Europeo” a Lecce. Film da vedere.
Durata: 119 minuti.