
Euphonìa è un video musicale nato nel 2018 in occasione della #Ode2Joy Challenge lanciata da Europa Nostra: Placido Domingo, Presidente di Europa Nostra, ha chiesto nuove interpretazioni dell’Inno Europeo.
La #Ode2Joy Challenge invita a produrre materiali di vario tipo tra il 9 maggio 2018 e il 9 maggio 2019, fra quelli pubblicati entro il 22 giugno 2018 verranno selezionati i migliori e diffusi attraverso i canali di Europa Nostra e delle istituzioni europee e proposti a Berlino durante la cerimonia ufficiale di premiazione.
L’Anno Europeo del Patrimonio Culturale (2018), insieme alla #Ode2Joy Challenge (2018-2019) e all’anno vinciano nel cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci (2019), sono l’occasione per valorizzare e promuovere la cultura e la storia del nostro Paese, l’Italia, e della nostra città, Milano, con mezzi innovativi e messaggi creativi, nel panorama europeo.

L’idea
Euphonìa vuole omaggiare il patrimonio culturale europeo, l’eredità post-industriale di Milano, il genio di Leonardo da Vinci, la storia della musica europea e l’eleganza e la bellezza che il mondo intero riconosce all’Italia.
Il titolo “Euphonìa” è un gioco di riferimenti simbolici. “Eu”, prefisso linguistico che connota positivamente ciò che segue ma ricorda anche l’Europa unita nella sua sigla ufficiale. “Fonia”, la voce emessa, strumento di dialogo e di narrazione. “Eufonia”, l’armonia di più suoni, che fin dall’antichità greco-latina è riconosciuta alla base dell’ordine universale e del rapporto simbiotico tra l’uomo e il cosmo.
Il testo utilizzato è in europanto, una lingua artificiale creata dal prof. Diego Marani nel 1996 come sintesi delle lingue più diffuse nel continente europeo.

La squadra
La realizzazione di Euphonìa è stata promossa da un team trasversale di giovani artisti e professionisti e ha coinvolto alcuni partner tecnici.
Valentina Volpe Andreazza, giovane cantante lirica, organizzatrice di eventi musicali e manager culturale, ha ispirato la partecipazione del team alla #Ode2Joy Challenge.
La regia del video è affidata a Giacomo Costa e all’assistente Federico Mauro.
Gli effetti visivi e la post-produzione sono di WÖA Creative Company, partner tecnico del progetto.
I titoli di coda e le foto di backstage sono di Guido Giannone, fotografo di scena e grafico.
Nel video vediamo Francesco Pacelli, il danzatore – uomo vitruviano, che interagisce con Viviana Nebuloni, soprano, Valentina Volpe Andreazza, mezzosoprano, Marco Cazzuffi, tenore, e Filippo Lepre, baritono.
I passi di danza si ispirano alle indicazioni del coreografo Riccardo Buscarini.
Marco Cazzuffi è anche compositore dello spartito, basato sulla musica di Ludwig van Beethoven. Il libretto in europanto è tratto dalla traduzione di Diego Marani dell’originale di Friedrich Schiller.
La traccia audio è stata registrata ed elaborata negli studi di CLA Studios, partner tecnico.
All’organizzazione del progetto hanno preso attivamente parte Marco Nebuloni, specialista nella comunicazione digitale, Mattia Pivato, che ha promosso il video attraverso la radio, Lucia Bottecchia, che ha coordinato le risorse e curato le relazioni.
Il video è stato girato negli spazi di Base Milano, partner tecnico che ha concesso la propria pagina Facebook per la pubblicazione del video.

Il video
Un danzatore, quattro cantanti, musica e silenzi in un’unica sequenza narrativa, senza montaggio, in un grande spazio post-industriale.
Il ticchettio di un metronomo risveglia l’uomo e la sua vitalità, l’ingresso della melodia lo ispira a immaginare i movimenti delle macchine leonardesche, eliche, viti, ingranaggi, meccanismi di ogni tipo. La musica è frammentata, i cantanti compaiono uno alla volta e incastrano i loro suoni come ingranaggi che si intersecano, l’unione è ancora in divenire.
Tra le colonne della struttura architettonica il danzatore esplode di energia, intuizioni, creatività.
Il tessuto musicale aumenta insieme alla danza delle immagini, i cantanti si dispongono in semicerchio mentre l’uomo intesse gli elementi di una sinergia.
La musica ora ha finalmente un testo, è il libretto in europanto dell’inno europeo, eseguito da questa cappella polifonica di quattro elementi.
La musica, la creatività, l’ingegno hanno completato la loro metamorfosi sull’uomo, che rinasce rinnovato e ormai immortale, è l’Uomo Vitruviano di Leonardo, simbolo di armonia, perfezione e progresso.

I numeri
Il video è stato caricato sulla pagina Facebook di Base Milano il 9 maggio 2018.
Ad una settimana dalla pubblicazione il video ha ottenuto:
– più di 10.000 visualizzazioni,
– più di 400 reazioni e
– più di 300 condivisioni.
Il video è stato già apprezzato e condiviso da alcune importanti istituzioni e personalità politiche e culturali, tra cui: Ambasciata Italiana a Washington DC, Ambasciata Italiana a Bruxelles, Europa Creativa Desk Italia, Europa Nostra, Eures FVG, Eures Bruxelles, Istituto di Cultura Italiana Leopardi a Valencia.
Attraverso l’hashtag #Ode2Joy è possibile seguire sul web e sui social i materiali in gara prodotti in diversi Paesi d’Europa.