
“Happy Birthday, Happy Birthday, Happy Birthday Salerno Jazz Band, Happy Birthday to you! Thanks Salerno! It was been a wonderful night!”
Sentirsi cantare “Tanti Auguri” da una delle voci più belle del jazz a livello mondiale Dee Dee Bridgewater, per festeggiare i dieci anni di carriera della Salerno Jazz Orchestra, è stata non solo per i musicisti che ne fanno parte ma anche per il pubblico presente un’emozione davvero inspiegabile.
Già vederla e sentirla cantare sul palco del Teatro Augusteo di Salerno, lunedi 15 maggio, è stato, per moltissimi presenti, la realizzazione del sogno di una vita. Sentirla poi, con una profonda umiltà, difficile a volte ritrovarla negli Artisti anche meno conosciuti o importanti come lei, dare spazio e attenzione massima ai Musicisti presenti sul palco insieme a lei, elogiandone la bravura con evidente ascolto e partecipazione e anzi esortando lo stesso Direttore dell’Orchestra Stefano Giuliano a presentarli dopo i loro assoli, l’ha resa, almeno agli occhi di chi scrive, ancora più speciale.

Una serata importante per la SJO, fortemente voluta anche dall’Amministrazione Comunale oltre dallo stesso Direttore e da tutti i musicisti che ne fanno parte, che in questi dieci anni si è esibita con Artisti di grandi livello come Tom Harrell, Peter Erskine, Randy Brecker, Tim Hagans, Vince Mendoza, Armando Trovajoli, Dino e Franco Piana, Maurizio Giammarco, Pino Iodice, New York Voices, Diane Schuur, Roberta Gambarini, Bob Mintzer, Anthony Strong, Chiara Civello, Serena Brancale, realizzando sempre concerti di grande consenso sia di pubblico che di critica, divenendo un’importantissima realtà per i musicisti salernitani conosciutissimi nel panorama jazz nazionale che per i giovani emergenti che ne fanno parte, diventando in questi anni, il simbolo del jazz made in Salerno.
Dee Dee Bridgewater è una delle cantanti più amate al mondo. Cresciuta praticamente con il canto di Ella Fitzgerald, sua fonte di ispirazione per tutta la sua carriera, debuttò ufficialmente a New York nel 1970 nella band guidata da Thad Jones e Mel Lewis, collaborando poi negli anni con i maggiori nomi del jazz internazionale come Sonny Rollins, Dizzy Gillespie, Dexter Gordon, Max Roach e Roland Kirk. Ha costellato la sua splendida carriera con un numero sconfinato di riconoscimenti tra cui il Tony Award of Broadway (migliore attrice nel musical “The Wiz”), il Laurence Oliver Award (Miglior attrice nel musical “Lady Day”), ed ha vinto tre Grammy Awards (2011 Best Jazz Vocal album per “Eleanora Fagan: To Billie with Love from Dee Dee Bridgewater) e nel 1998 come Best Jazz Vocal Performance e Best Arrangement Accompanying (per “Cottontail” con gli arrangiamenti d Slide Hampton) con l’album “Dear Ella”.
Trasferitasi in Franci agli inizi degli anni ’80, oltre alle sue indimenticabili interpretazioni jazzistiche, si dedica anche ad altri progetti e generi musicali facendosi conoscere anche dal pubblico italiano per una canzone famosissima “Till The Next Somewhere (Precious Thing) del 1989 cantata a Sanremo con Ray Charles, ritornandovi in altre due occasioni quella del 1990 dove interpretò fuori gara “Angel Of The Night,” la versione in inglese del brano “Uomini soli” con il quale i Pooh vinsero la gara, e quella del 1991 dove interpretò fuori gara” Just Tell Me Why”, versione in inglese del brano “Perché lo fai” cantata da Marco Masini.

Dal 1999 è Ambasciatrice FAO.
Ha pubblicato 22 album, l’ultimo “Dee Dee’s Feathers” nel 2015 dedicato alla città di New Orleans nel decennale di Katrina, l’uragano che devastò la città, e attualmente sta portando in giro per l’Italia e il mondo il suo nuovo progetto “Memphis” interpretando grandi classici di blues, soul, R&B da Al Green a Bobby Blue Band.
Per il concerto con la SJO ha scelto di presentare al pubblico un repertorio delle grandi voci storiche del jazz come Ella Fitzgerald, Dinah Washington e Billie Holiday, arrangiati esclusivamente per lei dall’Orchestra e dal Direttore Stefano Giuliano.
La “Signora del Jazz” si presenta sul palco accompagnata da Mario Berna della MBmanagement perché bloccata da un tutore alla gamba destra, ma pur sempre affascinante con il suo cappello e gli immancabili particolarissimi occhiali. Anche a 67 anni, sin dal primo brano e per tutta la durata del concerto ha dimostrato di avere ancora non solo una voce sublime ma una eccezionale grinta, personalità e stile inimitabile oltre ad un’energia strepitosa.
Il concerto è stato aperto con l’omaggio a Ella Fitzgerald con “Oh lady be good “, seguito da “Undecided “ e “How high the moon” lasciando la platea senza fiato. Poi arriva la dolcezza di “What differenze a Day Makes “ e il ritmo scatenato di “Evil Gal blues” per ricordare lo stile di Dinah Washington.
L’apoteosi arriva con l’omaggio alla sua musa ispiratrice: Billie Holiday. Con “Speak Low”, “Fine and Mellow”e “God Bless the child”. Dee Dee Bridgewater è letteralmente straordinaria, la sua voce raggiunge sonorità strepitose, in perfetta armonia con i musicisti sul palco ai quali lei stessa dà il giusto riconoscimento e assenso, concludendo poi la serata con “Cotton Tail” di Duke Ellington con il pubblico talmente entuasiasta da tributare sia a lei che all’Orchestra una giustissima quanto meritatissima standing ovation.
Credits: Si ringrazia Mario Berna della MBmanagment per gentilissima disponibilità.
Foto di Mario Catuogno (SpectraFoto)