
Quando nel 2008, per il centenario della funicolare di Montenero, fu chiesto ad Andrea Kaemmerle di creare uno spettacolo a tema libero, l’attore toscano pensò subito ad una performance sulla Transiberiana, così agli antipodi per la lunghezza della corsa ma in fondo con simili suggestioni: dalla terrazza sul porto di Livorno (o di Vladivostok?) agli edifici neoclassici lungo la strada che porta al santuario (dacie russe?).
E così ha inizio lo spettacolo del 12 agosto che accompagna un intimo pubblico in un viaggio nella fredda terra dell’ex Unione Sovietica.
La formula “cena e spettacolo” proposta dal Teatro Guascone per la rassegna Utopia del buongusto è giunta al tredicesimo anno e nelle sue 48 serate si rivela sempre vincente. Ogni anno il ricco programma che inizia da giugno e termina a settembre, permette di apprezzare attori affermati del panorama nostrano come Alessandro Benvenuti, Katia Beni, Carlo Monni e Andrea Kaemmerle, ma anche di conoscere promesse di talento come i Gatti Mezzi, i Sacchi di Sabbia, gli Omini, etc.
“L’esperimento di vita godereccia” ha inizio dall’Antico Ristorante Conti, che per “Utopia” ha messo in tavola una scelta di primi di pesce (risotto di mare, penne al favollo), un secondo di terra (roast beef e patatine fritte), acqua e vino per la modica cifra di 12 euro.
I restanti 7 euro sono serviti per il “biglietto di partenza” per lo spettacolo Vagoni Vaganti, Vladivostok – Mosca, andata e ritorno.
Veniamo accolti da Slava, ovvero Andrea Kaemmerle nei panni di un ferroviere, ex compagno del recente passato comunismo, dal perfetto accento sovietico che non perderà mai per tutta la performance. Col fare diretto e ruvido come la vodka russa, Slava prepara i passeggeri all’eroico viaggio transiberiano, con un ultimo saluto alla città di partenza: una Vladivostok immaginaria che prende corpo, grazie alle parole dell’attore, dalla notturna e proteiforme Montenero.
Dopo il commiato è la volta dell’imbarco sulla funicolare trasformata nel secolare treno della transiberiana. Ha così inizio la “traversata”, spumeggiante e spassosa grazie all’ironia tutta russa del travolgente Andrea Kaemmerle.
L’attore ha saputo ricreare in maniera comica e frizzante un inverosimile e strampalato viaggio verso la fine del mondo. Con una miriade di piccoli sketch e dando prova di ottime capacità improvvisative ha tenuto alto il ritmo di tutta la pièce, divertendo e coinvolgendo il pubblico di 60 persone diviso su due vagoni: conduttore dell’altra carrozza che compiva il percorso inverso è stato l’altrettanto bravo Claudio Parri.
I due vagoni vaganti su e giù per la funicolare di Montenero si sono infine ritrovati a Vladivostok, per brindare insieme a cantuccini e vinsanto.
Una serata spumeggiante e gustosa con repliche esaurite fino al 14 agosto, per chi se la fosse persa consigliamo di segnarsela in agenda per la prossima stagione.