
[rating=5] Loro sono Pistoia&Triestino, una coppia che già da sola è garanzia, se poi ci si mette anche la firma di Gianni Clementi non è da frase fatta dire che il successo è assicurato. Ben Hur è una commedia perfetta tanto quanto Grisù Giuseppe e Maria o Fausto e gli sciacalli, ma qui si sente quella romanità quasi atavica che tanto piace ai noi spettatori capitolini, quella degli stuntman di cinecittà decaduti, della pigione mancata, degli impicci e delle miserie umane che pure sanno tanto incantare questo popolo fiero e pieno di ironia.
Già l’ironia, quella amara e sempre cinica tanto della Roma Montemario che di Casalotti sud, quella che alla battuta accompagna sempre il graffio, la chiusa cattiva, il sarcasmo feroce, perché la bellezza di questa città che hanno decantato eterna i poeti, sta proprio nel carattere così unico dei suoi personaggi. Quante risate hanno saputo regalarci Aldo Fabrizi, Alberto Sordi, Monica Vitti, Gabriella Ferri, solo per citarne alcuni e sull’onda, ma mai nell’ombra, di questi grandi nomi, Nicola Pistoia e Paolo Triestino sanno far vibrare ancora dopo ben 308 repliche l’animo dei loro conterranei e non solo.
La bellezza di questo teatro fatto di sketch divertenti e traboccanti di riflessioni è quanto di più bello si possa trovare fra le poltrone rosse di un “sacro tempio dell’arte”, il quale invece che farsi volgarmente dissacrare come troppo spesso accade altrove, semplicemente si fa travolgere e si arrende alla straordinarietà di certi interpreti. La storia è tutto, ma anche i protagonisti e qui talento non manca, la coppia Sergio ex stuntman riciclato gladiatore per turisti e Milan bielorusso tuttofare che ingenuo cede allo sfruttamento, si rivelano esplosivi con la “miccia” Maria la sorella-centralinista hard, splendidamente resa in scena dalla sempre fantastica Elisabetta De Vito. Non si può scrivere molto di questo spettacolo, chi non l’avesse visto deve semplicemente farlo.
Lo consiglio! Raffaello Marchesi