Firenze: ancora cultura con il Festival degli scrittori

Nell’ambito del Festival degli Scrittori, Firenze accoglie numerosi artisti di fama internazionale. I finalisti della settima edizione del Premio Gregor Von Rezzori, per la migliore opera narrativa tradotta in Italia, sono: Jeanette Winterson con Perché essere felice quando puoi essere normale? di Mondadori; Juan Gabriel Vásquez con Il rumore delle cose che cadono di Ponte alle Grazie; Etgar Keret con All’improvviso bussano alla porta edito da Feltrinelli; Atiq Rahimi con Maledetto Dostoevskij di Einaudi; Jennifer Egan con Guardami di Minimun fax.

Il premio per la miglior traduzione in italiano di un’opera narrativa, se lo è aggiudicato Alessandro Fo per la traduzione dell’Eneide di Publio Virgilio Marone di Einaudi. La cerimonia di premiazione si terrà oggi alle 18 al Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio. Sarà inoltre annunciato, alla presenza di tutti i finalisti e del sindaco Matteo Renzi, il vincitore del Premio Rezzori.

Nei giorni scorsi si sono susseguite personalità del calibro di Patrick McGrath, Michael Cunningham, Roberto Andò. Altro ospite d’eccezione, l’attore Jeremy Iron che, insieme alla bravissima attrice Laura Morante, ha letto all’Odeon testi di Machiavelli, Kundera, Bennet, Calvino, Nabokov.

Festival degli Scrittori a Firenze

Ieri pomeriggio, a Palazzo Strozzi, lo scrittore Christian Raimo ha intervistato, Edgar Keret insieme a Vanni Santoni. All’improvviso bussano alla porta, opera con cui concorre alla finale, è una raccolta di racconti in cui l’autore si sta spiegando perché sta scrivendo, come sostiene Keret: “Bisogna continuare a raccontare per continuare a vivere. La scrittura è un paracadute che si apre un attimo prima di arrivare a terra”.

Mentre Raimo ha fatto le sue domande, scrivendo i punti salienti che voleva affrontare su un cartello visibile a tutti, Elena Stancanelli, che intervistava i premi Pulitzer Jennifer Egan e Michael Cunningham, è stata abbandonata dall’i-pad e costretta ad arrancare chiamando in causa gli ospiti dell’anno precedente, come Zadie Smith. La stessa scrittrice Jennifer Egan, rivela di scrivere i suoi libri prima a mano. Cunningham, invece, afferma: “Scrivere un romanzo è un po’ come fare sesso, vuoi dare piacere all’altra persona, ma vuoi anche sorprenderla”.

Guarda un estratto dell’intervista a Jennifer Egan e Michael Cunningam.

 

Noemi Neri: consulenzaletteraria@libero.it

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