La fine del mondo e il paese delle meraviglie di Murakami

[rating=4] Uno scienziato solitario e geniale, ma senza scrupoli. Un esperimento delicato e complesso, al limite della schizofrenia. Una Tokio allucinata e angusta. E un’assurda corsa contro il tempo nel sottosuolo della città, in un’oscurità opprimente e minacciosa, pullulata di creature leggendarie e mostri raccapriccianti.

Gli ingredienti ci sono tutti per dar vita a un’avventura frizzante e coinvolgente. Un’avventura che si snoda nei meandri più reconditi della psiche umana – tra mura invalicabili, sentimenti smarriti e vecchi sogni abbandonati e riposti in teschi di unicorno-, alla ricerca della propria identità, in un ultimo, disperato tentativo di  mettere ordine nella frenesia quotidiana, di dare un senso concreto alla propria esistenza e di cogliere, finalmente, la realtà della propria essenza. Un clima soffocante e claustrofobico si alterna a pagine di leggiadra freschezza; all’angoscioso smarrimento di chi si è lasciato distrattamente vivere dalla vita, si sostituisce la volontà di riscatto, l’incredibile forza d’animo di chi non ha più niente da perdere, un improvviso e smodato amore per la vita in sé e i particolari più insignificanti che essa ci offre, dai comunissimi fiori di una fioriera alle lumache autunnali.

Murakami propone un viaggio in bilico tra realtà e fantasia, ordinario e straordinario, agonia e rinascita interiore. Bizzarri i compagni di viaggio che affianca al lettore: dalla ragazza grassa col tailleur rosa alla bella bibliotecaria incapace di ritrovare il suo cuore, dal giovane tassista raggae al vecchio Professore, senza dimenticare l’austero e intransigente Guardiano di ombre e il gioviale Colonnello.  Destinazione: la fine del mondo e il paese delle meraviglie.

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