
Dal 18 al 21 aprile alle ore 21, nella Sala Grande dell’Arena del Sole di Bologna, Agidi srl presenta Open Day, di Walter Fontana, con Angela Finocchiaro e Michele Di Mauro, regia Ruggero Cara, scene e disegno luci Paolo Baroni, costumi Rosanna Monti.
Dopo i recenti trionfi cinematografici e il successo teatrale di Miss Universo, Angela Finocchiaro torna a collaborare con Walter Fontana, scrittore, sceneggiatore e autore televisivo, già al fianco della Gialappa’s Band in Mai dire gol e di Aldo Giovanni e Giacomo. Al suo fianco sulla scena Michele Di Mauro, attore torinese che ha lavorato in teatro con registi del calibro di Massimo Castri, Gabriele Vacis, Valter Malosti, Giampiero Solari e Valerio Binasco. Il tutto per la regia di Ruggero Cara, tra i fondatori dello storico Teatro del Sole, attore di cinema e teatro, dove dove ha lavorato con Gabriele Salvatores, Leo de Berardinis, Nanni Garella, Moni Ovadia e Roberto Andò, e che torna a dirigere Angela Finocchiaro dopo La stanza dei fiori di china nel 1987 e il grande successo de La misteriosa scomparsa di W nel 1994.
Open Day è uno spettacolo ironico e tagliente, nato da una domanda che riguarda tutti noi: come si guarda al futuro quando non sai bene come comportarti col presente? Al centro della vicenda i tormenti di una famiglia alle prese con una figlia adolescente. Una madre e un padre, separati da tempo, mediamente tritati dalla vita, entrambi sui cinquanta, si ritrovano faccia a faccia in un giorno importante: iscrivere la figlia quattordicenne alla scuola media superiore. Sembra facile, ma non lo è. Un semplice modulo da compilare diventa per i due ex-coniugi un interrogatorio insidioso, che li spinge a ripercorrere la loro vita, in un crescendo di sottile follia.
Tra litigi interrotti da anni, discorsi intorno a una figlia che non si vede mai ma è al centro di tutto, licei chic con presidi analfabeti e incursioni mentali nella Grecia del IV secolo a. C., si intrecciano tensioni, speranze e qualche sorpresa: perché il passato non è sempre come te lo ricordi e il futuro non è mai come te lo immagini.