
È un film drammatico, che fa piangere, la nuova pellicola della regista americana Gabriela Cowperthwaite, L’amico del cuore, disponibile dal 18 marzo su Amazon Prime Video. Nel cast ritroviamo Jason Segel nei panni di Dane, Dakota Johnson e Casey Afflek.
La trama si ispira ad una storia vera, una storia tragica che il giornalista/marito Matthew Teague pubblicò su Esquire Magazine, vincendo il National Magazine Award. Si tratta della lunga malattia della moglie, Nicole, che muore giovane a causa di un tumore all’intestino, lasciando due figlie e il marito. L’articolo colpisce perché, oltre a parlare di Nicole, il giornalista pone l’accento sull’amicizia con Dane, l’uomo che gli è stato accanto in tutto quel tempo di dolore e anche successivamente. Un’amicizia vera e forte tanto che l’articolo si intitola L’amico. Questa presenza costante e la stesura stessa dell’articolo hanno permesso a Matthew di elaborare il lutto. Il film ripercorre tutta la storia della malattia, dalla sua scoperta al suo epilogo: la morte di Nicole a 34 anni. Nel mezzo, non solo l’amicizia con Dane, ma anche la storia d’amore tra Nicole e il marito, fatta di alti e bassi, di un tradimento da parte di lei, ma comunque intensa. Dane diventa l’amico di entrambi, una spalla per le figlie, nonostante abbia una vita sentimentale fatta di relazioni precarie e una professionale affatto entusiasmante. Eppure, con loro è fedele, costante, non li abbandona mai. Il momento peggiore è quando si scopre che il male è diventato incurabile, che logora Nicole, tanto che non la si riconosce più nei comportamenti. Molte persone si allontanano per questo motivo dalla famiglia Teague, tranne Dane.
Jason Segel è perfetto nei panni dell’amico del cuore, è immaturo e premuroso al tempo stesso, paterno con le bambine, amorevole con Nicole, forse le sta persino più vicino del marito che spesso è fuori per lavoro. È il personaggio con più sfumature. C’è una grande amicizia – forse anche un amore celato da parte sua – con Nicole, oltre che con il marito. Il ruolo di Dakota Johnson è alquanto impegnativo, soprattutto nella parte finale, quando la malattia la trasforma fisicamente e psicologicamente.
Morte e malattia, sono queste le tematiche affrontate, crude e reali. Una giovane mamma si ammala, diventa sempre più debole e consapevole che dovrà lasciare le sue figlie e i suoi affetti. Si trasforma fino al punto da non farcela più. E se non fosse per la famiglia e per Dane rimarrebbe sola, le amiche hanno paura della sua malattia. Una malattia che oltre a logorare, comporta la solitudine, non per scelta propria.
Il film non è straziante però, anzi è piuttosto sentimentalistico, i continui flashback lo rendono ritmato e più leggero. Nello stesso tempo, sono forse troppi i flashback o troppo lunghi e rischiano di destabilizzare lo spettatore. I continui sbalzi temporali incidono anche su quel fenomeno di empatia e identificazione tra spettatore e attore.
Ad ogni modo, L’amico del cuore non è mai noioso e ci mette di fronte ad una realtà dolorosa, inevitabile, consolandoci con la bellissima storia d’amicizia tra i tre protagonisti.