La Fantastica: vettura del Multiverso

fogli su fogli per le stupefacenti proprietà di una compagna inseparabile

Travestimenti (Furcas)

Fogli su fogli raccolti indubbiamente di gran fretta. Perlopiù tenuti da spago, male avvolti od anche sciolti, gettati nella valigia tutti in una volta, lì nascosti come prima di una fuga. Nessun ordine logico, toccati visibilmente dal fuoco. Una fuga. Perchè mi viene in mente una fuga? La Fantastica… Di più: nella testa mi appaiono immagini confuse e deliranti di fiamme, che è comprensibile, ma di fiamme appiccate dolosamente, un incendio doloso, a quello penso. Non sono passati ancora cinque anni dal termine della guerra e sono rimaste tracce di incendi volontari ovunque. Anche dove giaceva la valigia è possibile ci sia stato un incendio di quel tipo. Qualche indizio salterà fuori ma ora mi chiedo: a cosa serve perder tempo? Cosa mi spinge a continuare in queste congetture e comunque: la valigia, è certo, non può aver partecipato agli accadimenti ed è arrivata dopo. Bruciature non ne presenta, è praticamente nuova, sospettosamente nuova devo dire. E’ una pazzia, trastullarsi, con questi pensieri è sempre più una pazzia. Non ho ragionevolmente motivo di ipotizzare un evento preciso, ma non riesco neanche a togliermi dalla testa che qualcuno abbia tentato di bruciare il manoscritto.

… non riesco a togliermelo dalla testa ...

Fiamme © Daniele Furcas

Quando? E chi? Una persona contraria al suo contenuto? Una massaia per sbarazzarsi di fogliacci? Un soldato, casualmente, mentre bruciava il resto della casa? O l’Autore stesso? E chi ha impedito che bruciassero tutti? Che pazzia, mi dovrei fermare qua con questi problemi ininfluenti, sto impegnando le giornate in modo così improduttivo… non è da me, proprio non lo è. Mi domando che tarlo sarà mai entrato nella mia testa? Però, chi è l’Autore di questi fogli, non riesco a capirlo. Più avanti tutto sarà chiaro, pazienza ora, pazienza, un foglio per volta. Non conosco il nome del padrone di questa assurda invenzione, la Fantastica,  non ne ho trovato traccia per adesso. Due suoi amici vengono chiamati Sartre e Kassa. Ma lui per ora non ha nome.

Così è scritto:

…la Fantastica. Quella che mi accompagna. Quella che solo i Consapevoli del Multiverso riescono a vedere nella sua forma primaria. Non siamo in pochi è vero, ma la maggior parte delle Creature non sono pronte. Le Correnti per certo no. Devo spiegare: da dove vengo intendiamo per Correnti le famiglie, compagnie di amici, squadre, i manifestanti, gli eserciti cioè i gruppi o le moltitudini più o meno organizzate della vostra stirpe. Si muovono sempre mosse da forze che stanno nell’Aria, venti cresciuti nutrendosi di impulsi. La paura, la brama, l’invidia, la sottomissione, la prepotenza sono catastrofi che gonfiano. Come le correnti del mare tumultuoso bisogna averne paura, non fidarsi. C’era un tempo in cui le Correnti erano in burrasca continua, pericolose e sanguinarie. Le emozioni erano estreme, estreme le reazioni: se disperate urlavano agli dei, se colpite chiedevano vendetta, se ferite chiamavano sangue e così il sangue scorreva ovunque ininterrottamente. Il suono di quelle mareggiate non ha ancora smesso di echeggiare. Ora il Tempo delle Correnti tumultuose sta tornando. Per non provocarle la Fantastica è in grado di trasformarsi. Lo fa a seconda della dimensione da dove è osservata. Anche se ad osservarla sono più individui da più dimensioni contemporaneamente. Creatura meravigliosa del Multiverso! Persino noi Cacciatori non abbiamo di questi poteri.

Pianeta Abitato © Daniele Furcas

Potreste vederla scodinzolare al mio fianco, in forma di cane bassotto, se lo ritenesse il miglior inganno od anche quello semplicemente più divertente. Diventa carro, automobile, mezzo anfibio, toro, falco, aereoplano. Fa un po’ come gli pare. Solo, non assume mai sembianze umanoidi. Non gradisce. Neanche per scherzo! Ognuno ha i suoi tabù. Quasi mai si svela alla vostra stirpe. Qualcuno l’ha conosciuta realmente in epoche remote, epoche magiche, ma erano Creature speciali, capaci di contemplare il Tutto e farsene tramite. Nè solo imperatori nè solo filosofi, nè solo artisti nè solo studiosi, nè solo santi nè solo guerrieri. Proverò a descrivervela: tondi seni, grossi, sodi, vita stretta, fianchi scandalosi per un culo ritto e duro può rendervi l’idea? Già! Perchè La Fantastica è per disegno, carattere e gusti assolutamente una femmina. E che femmina! Alta 3 m e larga 2.5, lunga 6. Un corpo tornito che si incurva e si torce e assottiglia per volontà ipnotica, per sedurre. Uno sguardo indomabile da guerriera meticcia. Fari decisamente a mandorla, cromature preziose, ciglia lunghissime. Tra lo scintillio delle bombature contrastano i cerchi neri come la notte e le carnose gomme completano le 4 ruote Emotrici. Sì, Emotrici. Ogni pezzo della Fantastica può cambiare secondo il contesto da affrontare ma anche il suo umore influisce. E’ tutta Emotrice. Dalla punta alla coda. Non sempre è semplice averci a che fare. Certe giornate è proprio intrattabile. Per fortuna abbiamo caratteri complementari. Se sotto un nubifragio, spancia inutilmente nella mota a causa di un calo dell’autostima, ecco che la sprono con pazienza e le gomme Emotrici diventano alte alte così da liberarsi dal fango . A volte è Lei che mi motiva se sono troppo giù, può succedere. Ci siamo sempre di aiuto. Io senza la Fantastica non comincerei mai una missione e lei senza il suo Padrone probabilmente non saprebbe più dove andare nel Multiverso. Siamo cresciuti insieme. Se mi sentisse! Avrebbe sicuramente da ridire; ma ora dorme. Che riposi come merita.

I tempi si fanno scuri al vertizzonte

Vertizzonti funesti © Daniele Furcas

Parliamo degli interni? In Palissandro e ciliegio rosso, inseriti su un’ossatura in carbonio ed acciaio. Schermi, schermi accesi ovunque e corde dall’alto, intrecciate, calanti giù dal soffitto a botte. Sedili in resina color senape. Scaldavivande e boccione dell’acqua minerale dietro ovviamente. Uno splendore! Guida centrale e posti per i passeggeri creano un triangolo nell’abitacolo, al centro del quale un enorme cilindro in ceramica, che si fa chiamare il Cannone esce allargandosi lievemente per quasi due metri ed inserendosi nel soffitto decorato in muzarabo. Appena fuoriuscito all’esterno si piega a 90 gradi verso il retro formando uno spoiler allungato e scintillante. Non serve solo a tenerla attaccata a terra. Tirando giù la leva del turbo-boost, sotto al cambio AutoMagico, un ruggito ed un boato simili al tuono fanno sì che dallo spoiler della Fantastica esca una vampa di reattore che può portarla a velocità enormi raramente percorribili se non per abbattere i muri dimensionali indeboliti ed attraversarli. Molto raramente, quindi, come comprenderete. Per le sue decorazioni geometriche a frattali, se foste seduti accanto al Cannone, alzando gli occhi avreste l’impressione di trovarvi sotto l’intrico imponente dei rami di una Quercia secolare o di un enorme Olmo del Caucaso. Risponde ai comandi vocali, purchè si chieda per favore. Assicuro che se non ci fosse ormai una certa confidenza tra me e Lui sarebbe difficile lavorarci. Comunque ha un utilizzo praticamente nullo ed emissioni dannosissime qua da voi. Esteticamente rimane un gioiello per chi lo vede.

Gorgo dimensionale © Daniele Furcas

Lo sterzo: bellissimo, di ginepro lucidato nero, ergonomico, con una piacevolezza alla guida non comune, ma anch’esso troppo permalosetto; se non lo si elogia regolarmente comincia a svoltare a suo capriccio. Improvvisamente. E non mette la freccia. Un vero incosciente, tanto matto quanto bello. La plancia comandi destra è ingioiellata di innumerevoli file di tasti ed è estremamente user friendly: ognuno di quei tasti si presenta da solo spiegando la sua funzione al momento giusto, poco prima della necessità. Cosicchè non devo preoccuparmi di conoscerne gli utilizzi, fanno loro. Sarebbe comunque impossibile data la quantità di leve, bottoni, display, schermi contagiri, contascatti, rilevatori di autovelox, monitors e navigatori che hanno ognuno la sua opinione sul percorso. Sono dovuto scendere a patti con le frecce, l’aria condizionata ed il tergicristalli, per evitare di sentirli sempre discutere. Ho a volte delle conversazioni piacevoli col tergilunotto, molto affabile e colto. La parte sinistra è come l’altra colma di comandi; attiva congegni di comunicazione: radio, telefono, a gettoni ed a scheda, parabola, skype, facebook, bengala, telefono senza fili etc… tutto da qui. Ma non è per niente user friendly ed anzi ne ho un certo timore. Infatti non sono isolati i casi in cui volendo twittare , attivo razzi o volendo usare il radiotelescopio mi ritrovo abbonato a qualche servizio meteo od all’oroscopo. Mi è comunque impossibile descrivervi ogni parte della Fantastica. Si rigenera in continuazione. Immaginatevi una splendida enorme fuoristrada allungata, con carrozzeria camaleontica, spoiler cannone e quattro ruote Emotrici. Ma non è quello che vedreste se foste nel vostro locale solito a fumare una sigaretta, bere un Negroni, leggere il giornale o quello che vi pare. Eccovi di fronte agli occhi da un fossato dello spazio-tempo direste voi, o da una remota provincia dell’est Europa, senza possibilità di errore una duna weeekend dell’89, con 1 milione di km presumibili, ripugnante alla vista. Un esempio imbattibile di bruttezza.Tenuta malissimo. Però fa gioco capite? Da’ un’ ottima copertura: brutta fuor di misura, vecchia e non competitiva. Dopo la curiosità e le risatine iniziali viene poi considerata dalle Correnti poco meno dell’asfalto su cui poggia e così chi sembra guidarla, cioè io. Ed è come deve essere. No problem con le Correnti. Ora avete un’idea della Fantastica. O forse vi ho solo preso in giro.

… prima del Segno…