
A Roma, nel quartiere San Paolo, un muro racconta la storia del cinema italiano, due campi da basket si trasformano in opere d’arte permanenti, un quartiere si fa ponte e percorso narrativo della città: dal 26 marzo, Roma avrà un nuovo tassello di un mosaico urbano contemporaneo, tra street art e arte pubblica, che ne delinea e disegna le progettualità inclusive e partecipative future.
Si tratta di Cantieri San Paolo, progetto del Municipio VIII realizzato con il sostegno della Regione Lazio nell’ambito dell’iniziativa Lazio Street Art con Dominio Pubblico, diretto da Tiziano Panici: una serie di nuovi interventi di arte urbana firmati da diversi protagonisti della scena italiana e internazionale, Greg Jager, Gojo e Collettivo ‘900 con Leonardo Crudi ed Elia Novecento, Wuarky e Lola Poleggi, e che vede protagonista il quartiere romano incastonato tra Valco San Paolo e l’IIS Rossellini.
Il progetto “invade”, con colori e creatività, spazi di fruizione quotidiana, tra scuola e campi sportivi, lungo il cammino che collega un’area della periferia romana caratterizzata da comunità e culture diverse, trasformandoli in un laboratorio a cielo aperto di street art e arte urbana, di dialogo, partecipazione e integrazione, dove si incontrano forme di socialità articolate e complesse, dagli studenti, alle famiglie, dai migranti di prima, seconda e terza generazione, alle antiche famiglie romane.
In tal modo Cantieri San Paolo tesse insieme trame differenti e diverse anime artistiche per trasformare il patchwork scomposto della periferia romana in un tessuto urbano multicolore e multiforme, ma armonico e condiviso. Partendo dallo sport, per arrivare alle scuole.
Si articola su due progetti principali: “Tiber Courtyards”, di Greg Jager (un artista contemporaneo con base a Roma, noto per la sua estetica astratta) e a cura di Michele Trimarchi, che vede il re-design di due campi da basket disseminati lungo la zona urbanistica di Valco San Paolo e “One Take Project” dell’associazione Dominio Pubblico e guidato da Paolo Colasanti alias Gojo (organizzatore e artista in molti eventi) che vede la realizzazione di tre opere murali, realizzate dagli artisti Leonardo Crudi ed Elia Novecento nel complesso architettonico dell’Istituto Rossellini.
Nel dettaglio, “Tiber Courtyards” è un progetto site specific ideato su due campi da basket a Valco San Paolo e vede la realizzazione di due nuove opere d’arte pubblica vicino le sponde del Tevere, creando un’inedita relazione con il territorio in cui arte e sport si uniscono per favorire l’aggregazione in un contesto disseminato di storia, dall’antichità allo sviluppo industriale di inizio ‘900. Questo progetto si propone come un modo differente di fare arte pubblica in un territorio marginale che richiede una nuova attenzione da parte della collettività.
Le opere nascono per essere vissute attraverso il gioco, incentivando quindi l’integrazione e il rispetto delle differenze, favorendo nuovi modelli di fruizione artistica e di stimolazione visiva, inserendo anche canestri e panchine nel concept stesso del progetto artistico. I segni geometrici astratti sono un tema costante della rigorosa ricerca di Greg Jager e si integrano tra di loro creando delle strutture complesse che indagano prospettive e architetture fluviali. La palette colori, infatti, richiama elementi organici e naturali riconducibili al fiume misti a colori più accesi che sottolineano la contemporaneità.
Il secondo progetto, “One Take Project“, ha come tela urbana le pareti interne dello storico Istituto di Istruzione Superiore “Cine Tv Roberto Rossellini”, uno dei primi d’Italia, che da più di 50 anni costituisce il Polo formativo per quanto riguarda i quadri tecnici del settore dell’audiovisivo e della comunicazione di massa. A 80 anni dal primo film di Roberto Rossellini, One Take Project vede tre interventi artistici di Leonardo Crudi ed Elia Novecento per raccontare un capitolo di Roma e di storia del cinema attraverso le immagini emblematiche ed evocative dei più grandi film del regista italiano di fama mondiale.
Cantieri San Paolo conferma la mission di Dominio Pubblico, la Città degli Under 25: coinvolgere le nuove generazioni spesso mantenute distanti dalle progettualità cittadine e portarle al centro dello storytelling urbano, attraverso stimoli di cittadinanza attiva e aggregazione giovanile.