
«Quanto spazio hai? Perché io parlo tanto…» In effetti Lucia Mascino è un fiume in piena, parla a raffica, ma senza mai perdere pacatezza ed ironia. Un’ironia che condivide con Chiara, il personaggio che le ha regalato un’ondata di notorietà inaspettata. Lei stessa ammette: «Quando abbiamo girato “Una mamma imperfetta” avevamo consapevolezza della qualità del prodotto, ma non avevamo capito che avrebbe avuto un effetto così esplosivo fin da subito». E invece la serie firmata da Ivan Cotroneo, in breve tempo ha convinto gli addetti ai lavori, che l’hanno premiata con un Nastro d’Argento, ed ha conquistato internauti e telespettatori: dopo essere andata in onda sul sito Internet del Corriere della Sera è stata trasmessa da Rai 2 e, di recente, in replica su Rai 3. Senza risparmiarsi, nel frattempo, un breve passaggio natalizio sul grande schermo.
Il video diario quotidiano di Chiara, otto minuti di divertimento e riflessione, sono diventati un appuntamento fisso per molti, di cui ora si sente la mancanza. «C’è tantissima gente che mi chiede quando potrà vedere i nuovi episodi. In realtà non so se ci sarà una nuova serie. Al momento la Indigo, la casa di produzione di “Una mamma imperfetta”, sta lavorando ad un progetto che si chiama “Chiedi a papà”, dove la mamma parte per una settimana e vediamo come se la cava il papà».
Ma se si deciderà di dare un seguito ai racconti delle incombenze giornaliere del simpatico gruppo di amiche quarantenni la Mascino ci sarà: «La voglia di continuare c’è», assicura. Del resto, il ruolo di Chiara le ha dato tante soddisfazioni: «Il 2013, l’anno in cui abbiamo girato questa serie, è stato meraviglioso». «Non ho avuto tempo di prepararmi perché tra la consegna della sceneggiatura e l’inizio delle riprese sono passati solo una decina di giorni». Non ancora mamma, Lucia non ha dovuto guardare lontano per calarsi al meglio nella parte: «Mi sono ispirata un po’ a mia madre, un po’ alle mie amiche, portando anche il mio modo di essere. E poi devo dire che la scrittura era così in perfetto equilibrio tra commedia e realtà che la strada era già indicata. Inoltre, Ivan ha una dolcezza e una sensibilità tali da tirare fuori il meglio negli attori con cui lavora, infondendo loro una grande fiducia».
Ma nella carriera dell’attrice anconetana ci sono anche cinema e tanto teatro, soprattutto con Filippo Timi. «Il discorso Filippo è molto lungo» avverte. «Ci conosciamo da 18 anni, e il fatto di essere cresciuti insieme ha aumentato la nostra intesa. Mi ha sempre coinvolta nei suoi spettacoli: “Amleto”, “Favola”, “Romeo e Giulietta”, “Don Giovanni” e “La Sirenetta”, tutti realizzati sotto l’ala del Teatro Franco Parenti di Milano. Lui è un talento portentoso e generoso, che sa costruire un mondo teatrale libero e vivo, irruento ma anche pieno di grazia; ed io sono davvero contenta di far parte di questo mondo».
E pensare che oggi Lucia, che sembra essere nata per far diventare reali personaggi esistenti solo sui copioni, si sarebbe potuta ritrovare a fare tutt’altro: «Ho iniziato a studiare recitazione per caso, mentre frequentavo l’Università, ad Ancona. Ricordo che a quei tempi mi sentivo come in una sala d’aspetto per il futuro, ero alla ricerca di qualcosa di sconosciuto che mi permettesse di vivere il momento presente. Perciò prendevo parte ai più svariati corsi. Tra questi il corso di teatro condotto da Matteo Belli e Gianluca Barbadori, che subito mi hanno fatto sentire le potenzialità di questa esperienza. Ma la recitazione per me era un bisogno vitale più che un progetto razionale, non pensavo di farne un lavoro». Ora i suoi impegni sono numerosi: da “Fraulein – Una commedia d’inverno”, film d’esordio di Caterina Carone che la vede protagonista insieme a Christian De Sica, a “La pelle dell’orso” di Marco Segato. In tv la rivedremo insieme a Filippo Timi nelle nuove puntate della serie “I delitti del Barlume” che, rivela scherzando, ha ribattezzato «Il commissario Montelbano perché il set è all’Elba».
Inoltre, anticipa: «Ora sto per girare un film con la regia e scrittura di Simona Izzo, mentre in inverno lavorerò al Teatro Argentina di Roma con la regia di Fabrizio Arcuri». Si riconferma così un’artista versatile, anche se lei è troppo umile per ammetterlo. Perciò, pensando ai differenti progetti appena elencatimi, dice: «Scelgo sempre di cimentarmi in cose diverse» e, dopo aver riflettuto un attimo, trova la sua spiegazione: «Forse perché sono curiosa».