Ti amo, sei perfetto, ma ora cambia

[rating=4] Quando un uomo e una donna si incontrano, quando questi due mondi così diversi si incrociano, si scatenano una serie di avvenimenti che si susseguono nella vita di entrambi: il momento dell’incontro, il matrimonio, il ripensamento, l’essere genitore, figlio, amante… Ecco, in “Ti amo, sei perfetto, adesso cambia”, testo teatrale ripreso dallo spettacolo off-Broadway “I love you, you’re perfect, now change” (un musical da camera, scritto da Joe Di Pietro, con le musiche di Jimmy Roberts, il cui successo è stato tanto universalmente riconosciuto da fargli avere ben tredici traduzioni in tutto il mondo, tra cui l’ebraico, il coreano, il finlandese e il mandarino), l’amore viene analizzato sotto ogni  punto di vista, in tutte le sue forme e nei panni di tante persone diverse, offrendo magnificamente allo spettatore un vero e proprio viaggio variegato, appassionante e coinvolgente attraverso le molteplici stagioni del rapporto tra uomo e donna, in mezzo a  poche gioie e inevitabili  dolori  e concentrando, in particolare, l’attenzione su tutta quella vasta gamma di situazioni in cui la timidezza, l’imbarazzo o l’incomprensione finiscono per creare una girandola di esperienze e stati d’animo che si dipanano sul palcoscenico, sostenuti dalla matura e sensibile scrittura di Pietro Di Blasio e dalla frizzante e divertente regia di Marco Simeoli che, nell’allestire questo cult, pur rispettando la partitura drammatico-musicale originale, arriva ad un prodotto maggiormente fruibile dal pubblico italiano, cioè a un testo scorrevole con tempi comici a prova di risata, riadattato con l’ironia e il gusto che ci appartengono.

Ti amo, sei perfetto, ma ora cambia_ph Flaminio Boni

Ecco, allora, dipanarsi in rapidissima successione le varie tappe: il rituale di corteggiamento che si scontra con le dinamiche accelerate del nostro universo 2.0, per cui i due ormai assuefatti alla necessità di bruciare le tappe si chiedono, già al primo incontro, se non sia meglio passare direttamente al secondo mesiversario; le tenere goffaggini che preludono ai primi approcci sessuali; il rapporto coniugale ben presto schiacciato e svuotato di intimità dal peso delle responsabilità familiari, tra faccende domestiche e pargoli; la crisi coniugale che “inevitabilmente” colpisce uno dei due, seguita dai  disperati tentativi di incrociare un’anima gemella sempre più introvabile, ricorrendo a video-appuntamenti al buio con sconosciuti da conquistare con slogan ad effetto; le interminabili attese incollate ad un telefono nell’attesa quanto mai vana di uno squillo, che forse significherebbe un cenno d’amore per anime irrimediabilmente soffocate dalla solitudine; le insopportabili ingerenze dei genitori sui propri figli affinché si sistemino, nella più totale incapacità di comprendere le abissali differenze generazionali che separano le loro attitudini nell’affrontare i legami affettivi; fino ad arrivare all’ amore nella stagione del tramonto, quando degli irresistibili anziani flirtano, durante il funerale di un loro coetaneo, in maniera tenera e gentile,  ma senza dimenticare con un tocco di piccante consapevolezza che il tempo a disposizione ormai volge al termine e quindi è preferibile non perdersi in inutili convenevoli.

A rendere reali in scena tutte queste situazioni ci pensano Daniele Derogatis, Piero Di Blasio, Stefania Fratepietro e Valeria Monetti, solo quattro artisti (e più di venti personaggi completamente diversi tra loro dalle espressioni e dalle caratterizzazioni curate fin nei dettagli) che si alternano cantando, recitando, ballando, mostrando tutta il loro talento, professionalità e verve comica; si mostrano perfetti per questo genere, hanno ritmi precisi, tempi comici e drammatici, padronanza delle più svariate situazioni, cosa che solo un cast preparato e di alto livello è in grado di fare con tanta naturalezza e precisione. Un cast davvero perfetto (ma che in questo caso non ha certo bisogno di cambiare).

La fusione tra i brani musicali cantati, i segmenti recitati  ed i divertenti movimenti coreografici, disegnati da Stefano Bontempi, accentuano il susseguirsi dei diversi quadri narrativi; davvero azzeccato, poi, l’espediente dei cambi di scena effettuati a vista, con una simpaticissima Serena Allegrucci che sposta instancabilmente quattro cubi colorati di giallo, rosso e verde trasformandoli  di volta in volta in sedie, tavolini, sedili di un automobile…..il tutto tra una piroetta, un  passo di danza, una chiacchierata al cellulare o un sorriso imbarazzato all’onnipresente pianista che la osserva incuriosito. La scenografia  è essenziale, dunque oltre ai cubi, due lampade stilizzate sono affiancate da alcuni oggetti che, progressivamente, fanno la loro comparsa per arricchirla: un enorme orsacchiotto di peluche, una rete da tennis e due racchette fosforescenti, le sagome mobili di un automobile  targata (che coincidenza!) “T1 4MO”. L’atmosfera è  costruita e accentuata dal pregevole  disegno luci di Marco Macrini ed i coloratissimi costumi  di Valentina Giura, che ricordano tanto il mondo dei  cartoni animati e le pellicole cinematografiche degli anni Sessanta. Una doverosa menzione al pianista Marcos Madrigal che, instancabilmente, con brio e discrezione accompagna le avventure amorose dei nostri quattro inquieti protagonisti.

Il pubblico si diverte, passa dalla risata al momento di riflessione, si sente coinvolto (anzi al momento di accompagnare all’altare una delle due attrici  il papà viene “reclutato” proprio tra gli spettatori) perché si vede o si immagina in situazioni simili a quelle dei vari personaggi, in momenti di vita vissuta o che potrebbero accadere, messi in scena per poter ridere un po’ di noi stessi nel difficile, e spesso impossibile, tentativo di diventare “perfetti” per qualcun altro, anche se proprio lui o lei poi ci chiederà di cambiare!

“Ti amo, sei perfetto, ma ora cambia” è un titolo che racchiude tutto il “succo della storia” (di manzoniana memoria), uno spettacolo che ci confessa che, in fondo, uomo e donna sono tanto diversi, ma non possono fare a meno l’uno dell’altra.

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