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7 Settembre 2025

Degustazione Top Gourmet alla cantina Michele Chiarlo. Dentro il calice, oltre la vigna

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Nel cuore delle colline del Monferrato, a Castelnuovo Calcea, la Tenuta La Court accoglie i visitatori con un panorama che da solo vale il viaggio. Ma oltre le vigne ordinate e la quiete paesaggistica, c’è molto di più: un intreccio di arte contemporanea e agricoltura, vino e visione. È qui che la famiglia Chiarlo ha dato vita a uno dei primi esempi italiani di land art in vigna, l’Art Park La Court (leggi l’articolo), e poco distante, a Cerequio, all’interno della cantina storica, propone molteplici esperienze di degustazione.

È proprio nella barricaia, dove le botti si alternano a fotografie, opere e mostre temporanee, che si svolge la “Top Gourmet”, un percorso enogastronomico pensato per esplorare alcuni tra i vini più rappresentativi della produzione Michele Chiarlo, con un’attenzione speciale all’abbinamento con eccellenze gastronomiche locali, scelte con cura.

Cantina Michele Chiarlo © Fermata Spettacolo
Cantina Michele Chiarlo © Fermata Spettacolo

La degustazione si apre con due Barbaresco: l’Asili e il Faset, due cru che, pur nascendo dalla stessa denominazione, raccontano storie sensoriali differenti. Il primo, elegante e floreale, si mostra fine al naso, con note di rosa e ciliegia appena matura, e trova nel prosciutto crudo di Cuneo il suo compagno ideale, per una sinergia tutta giocata sulla delicatezza. Il secondo, il Faset, è più materico, quasi scuro nei toni, con sentori di sottobosco e lamponi maturi. L’abbinamento con robiola di Roccaverano, servita con granella di nocciole, gioca con acidità e grassezza, intensificando le sfumature del vino e aggiungendo una texture croccante e aromatica che sorprende.

Cantina Michele Chiarlo © Fermata Spettacolo
Cantina Michele Chiarlo © Fermata Spettacolo

Si passa poi ai Barolo, che Michele Chiarlo vinifica da parcelle di altissimo valore: Cannubi e Cerequio, due nomi che richiamano immediatamente la nobiltà delle Langhe. Il Cannubi, qui proposto in un’annata recente, si esprime con un profilo classico e ben cesellato: frutti scuri, liquirizia, un accenno di anice e un tannino già fine. Il fungo porcino sott’olio, accompagnato da erbe aromatiche, ne amplifica i sentori di sottobosco, rafforzando il legame con la terra da cui il vino nasce. Il Cerequio, più potente e solenne, alterna ciliegia sotto spirito, spezie dolci e tabacco, e viene servito con Parmigiano Reggiano 24 mesi per una bella verticalità salina.

Top Gourmet © Fermata Spettacolo
Top Gourmet © Fermata Spettacolo

Poi è il turno della Barbera d’Asti Nizza DOCG Riserva “La Court”, una delle etichette simbolo della cantina, figlia proprio di queste colline. Qui la Barbera raggiunge una maturità espressiva che la avvicina, per concentrazione e persistenza, ai grandi Nebbiolo. Vino profondo e morbido, ma ancora vivace nell’acidità, viene servito con crostino di burro di panna e acciuga ligure, in un abbinamento che riflette un’antica sapienza contadina: sapidità, acidità e grassezza in equilibrio, con il vino che svolge un ruolo di cesellatura gustativa.

La chiusura è affidata a un Cerequio Barolo di annata storica, selezionato dalla cantina per mostrare l’evoluzione di questo cru nel tempo. Qui il frutto si fa etereo, il tannino è vellutato, e le note terziarie, cuoio, cacao, spezie, erbe secche, danno profondità e ampiezza al sorso. L’abbinamento con Castelmagno stagionato, pera cotta al Barolo e composta di fichi speziati è non solo riuscito, ma narrativo: un dessert che non è dolce, una chiusura che parla di tempo, materia e trasformazione.

Cantina Michele Chiarlo © Fermata Spettacolo
Cantina Michele Chiarlo © Fermata Spettacolo

La degustazione “Top Gourmet” è su prenotazione e si inserisce all’interno di un percorso più ampio che include, se lo si desidera, anche la visita alla mostra fotografica attualmente in corso, dal titolo “Al di là”, che riflette proprio sul concetto di trasformazione, materia e memoria: gli stessi temi che il vino racconta, nel tempo e nel calice.

Alla Cantina Michele Chiarlo, ogni elemento è pensato per dialogare: il paesaggio, la bottiglia, i prodotti locali, la fotografia. Tutto partecipa a un racconto coerente, un modo di intendere l’enoturismo che mette al centro l’autenticità e invita, senza forzature, a fermarsi, ascoltare e degustare con consapevolezza.

Cantina Michele Chiarlo
Strada Nizza-Canelli
14042 Calamandrana Asti – Piedmont – Italy
https://www.michelechiarlo.it/