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9 Settembre 2025

Cucina d’autore al Castello di Grinzane Cavour: la proposta gastronomica di Alessandro Mecca

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All’interno del Castello di Grinzane Cavour, nelle Langhe, Alessandro Mecca porta avanti una cucina che guarda al territorio con un approccio essenziale, tecnico e consapevole. Il suo ristorante, aperto nel 2023, si colloca in un contesto unico, patrimonio UNESCO, dove storia e paesaggio si incontrano e diventano parte integrante dell’esperienza gastronomica.

Alessandro Mecca © Alessandro Mecca
Alessandro Mecca © Alessandro Mecca

Il ristorante si sviluppa in un ambiente intimo e raccolto, con una sala principale, la Sala Cavour, da nove tavoli tondi, pensata per valorizzare l’interazione tra i commensali. Il legame con il territorio è evidente, non solo nella vista sui vigneti del Barolo ma anche nell’approccio dello chef: pochi ingredienti, ben riconoscibili, lavorati con precisione, in un’ottica anti-spreco e stagionale.

Alessandro Mecca © Fermata Spettacolo
Alessandro Mecca © Fermata Spettacolo

Mecca parla di “piatti di denominazione semplice”, ma dietro ogni portata si intuisce un lavoro raffinato che unisce tecnica, memoria e attenzione alla filiera, con un rapporto diretto con piccoli produttori, contadini e allevatori locali.

Durante la nostra visita, abbiamo provato un percorso che attraversa alcuni dei temi centrali della cucina di Mecca: reinterpretazione della tradizione, materia prima locale, influenze da altre cucine.

Finto pomodoro © Fermata Spettacolo
Finto pomodoro © Fermata Spettacolo

L’apertura è affidata a una selezione di appetizer che definiscono subito l’identità del ristorante: la signature di chef il “finto pomodoro” con peperone, tonno, acciughe e capperi è un omaggio in chiave contemporanea alla cucina piemontese; accanto, una cialda di nocciola farcita con palamita marinata e yogurt acido di capra; seadas sarda con crema di carote in tre colori e pan brioche fritto con burro, acciuga e limone completano una selezione d’impatto ma ben bilanciata. Interessante anche la “colazione araba” – miele, olio, grissini – come dedica personale dello chef.

Carciofo arrosto © Fermata Spettacolo
Carciofo arrosto © Fermata Spettacolo

Tra gli antipasti, il carciofo arrosto con salsa olandese, pistacchio e prezzemolo mostra come si possa lavorare sulla verticalità del gusto senza eccedere in complessità. In abbinamento, L’Equilibrista 2016, bianco di Collegno, si rivela coerente con l’approccio gastronomico: un vino maturo, non troppo spinto, che accompagna senza invadere.

Anguilla alla yakitori © Fermata Spettacolo
Anguilla alla yakitori © Fermata Spettacolo

Segue l’anguilla alla yakitori, che fonde suggestioni asiatiche e italiane: accompagnata da elementi come la quenelle di zuppa di cipolle, sedano fermentato e scalogno grigliato, si presenta come un piatto articolato ma leggibile.

Lumache di Novello e rognoni di vitello © Fermata Spettacolo
Lumache di Novello e rognone di vitello © Fermata Spettacolo

Più rustico il piatto con lumache di Novello di Paolo Bove e rognone di vitello, reso equilibrato dal porro arrostito e da un uso accorto delle salse.

Ravioli del Plin ai tre arrosti © Fermata Spettacolo
Ravioli del Plin ai tre arrosti © Fermata Spettacolo

I ravioli del Plin ai tre arrosti saltati con burro e fondo bruno, accompagnati da una Barbera d’Alba “Valdisera” 2021, sono un passaggio più classico e confortevole, con una buona esecuzione e sapidità calibrata. Un piatto goloso.

Risotto alla lepre in "dolceforte" © Fermata Spettacolo
Risotto alla lepre in “dolceforte” © Fermata Spettacolo

Il risotto condito con un ragù di lepre in “dolceforte”, cioccolato, uvetta e pinoli, con crema di zucca, salsa ai mirtilli e aglio orsino, è il piatto più spinto del percorso: sapido, quasi spigoloso, ma ben tenuto in equilibrio dal Freisa Rosso Cerruti 2022.

Pithivier di pernice © Fermata Spettacolo
Pithivier di pernice © Fermata Spettacolo

Il pithivier di pernice con foie gras, spinaci, patate, carciofi e cipolle chiude la parte salata con un accento strutturato e tecnico, in cui si percepisce la volontà di lavorare sulla selvaggina in modo rispettoso ma non didascalico.

Dessert alle fragola e rabarbaro © Fermata Spettacolo
Dessert alle fragola e rabarbaro © Fermata Spettacolo

Il pre-dessert è un classico della tradizione piemontese, il gelato al bonèt, seguito da una colomba artigianale in collaborazione con Gusto Madre di Alba, e da un dessert fresco a base di fragola e rabarbaro, con cheesecake, sopra una gelatina di rabarbaro e fragola, e polvere di limone alla marocchina. Il soufflé all’arancia amara con suo sorbetto chiude il percorso in maniera coerente, senza eccessi zuccherini. La piccola pasticceria, tra cui baci di dama e crema chantilly, mantiene lo stesso tono sobrio e centrato.

Soufflé all’arancia amara © Fermata Spettacolo
Soufflé all’arancia amara © Fermata Spettacolo

Quella di Alessandro Mecca è una cucina che cerca solidità, relazione con il contesto e chiarezza espressiva. Il lavoro sulla materia prima e il rispetto per le stagioni definiscono un’identità precisa, che si muove tra tecnica e sottrazione, senza perdere di vista il gusto e la creatività.

All’interno di uno dei luoghi più suggestivi del Piemonte, l’offerta gastronomica si dimostra all’altezza del contesto, proponendo una visione personale e coerente della cucina italiana contemporanea.

Alessandro Mecca
Via Castello, 5
Grinzane Cavour (cn) – Italy
https://www.alessandromecca.it/

PANORAMICA RECENSIONE

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Sommario

Alessandro Mecca
Via Castello, 5
Grinzane Cavour (cn) - Italy
Alessandro Mecca <br>Via Castello, 5 <br>Grinzane Cavour (cn) - Italy Cucina d’autore al Castello di Grinzane Cavour: la proposta gastronomica di Alessandro Mecca