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La Forra: Chianti Classico Riserva 2006

Folonari: un nome, una garanzia. La Famiglia Folonari è tra le più note e antiche aziende vitivinicole d’Italia. Fondamentale il suo apporto e contribuito nella stesura della storia del vino italiano. Folonari opera nel settore vitivinicolo sin dalla fine del 1700. Nel 1825 l’attività familiare diventò la ‘Fratelli Folonari’ azienda interamente di proprietà la cui missione era di sviluppare, produrre e distribuire i migliori vini italiani nel mondo. Nel 1912 Italo Folonari, il nonno di Ambrogio Folonari, con il fratello Francesco, comprò l’azienda Ruffino, conosciuta al tempo per il Chianti caratteristicamente confezionato in fiasco. Dopo la seconda guerra mondiale, alcuni profondi cambiamenti in Italia in termini di sviluppo economico e crescita del livello di vita influenzarono anche il settore vitivinicolo, nel quale i Folonari, ed in particolare Ambrogio, furono fra i primi a promuovere questa tendenza producendo nuovi vini di alta qualità che contribuirono a creare la “nuova frontiera” del vino italiano. Alla fine degli anni 60 la famiglia vendette l’azienda ‘Fratelli Folonari’, che era posizionata sul segmento dei vini da tavola, e cominciò a concentrarsi sui vini imbottigliati all’origine grazie anche all’acquisizione della famosa Tenuta di Nozzole vicina a Greve in Chianti, nel cuore del Chianti Classico. Contemporaneamente furono acquisite altre tenute in Toscana con l’obiettivo di produrre vini pregiati, tra cui “Cabreo” concepito da Ambrogio negli anni 80 e il “Pareto”. Nel 2000 Ambrogio lasciò la Ruffino e creò con suo figlio la: “Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute” acquisendo e valorizzando alcune delle migliori proprietà agricole. Nasce così una costellazione delle tenute di proprietà di Ambrogio e Giovanni situate in zone a più alta vocazione vitivinicola della Toscana.

Tenuta di Nozzole è la storica fattoria situata nel Chianti Classico, in località Passo dei Pecorai nel comune di Greve in Chianti (Firenze). E’ stata acquistata dalla famiglia Folonari nel 1971. Ha un’estensione di 385 ettari di cui 90 a vigneto specializzato. La tenuta risale all’anno 1300 ed è sempre stata famosa per la qualità del suo vino; la prima menzione della Fattoria di Nozzole fu trovata nelle cronache fiorentine del Villani, autore di storie di Toscana. Oltre a Il Pareto, un classico  tra i Supertuscan, i vigneti danno vita alla produzione del Chianti Classico Nozzole e della relativa Riserva, del Chianti Classico Riserva La Forra, dello Chardonnay Le Bruniche e di un prestigioso Vinsanto del Chianti Classico. Da circa 15 ettari di oliveti si produce poi un olio extravergine DOP.

Le Tenute del Cabreo anche esse localizzate nel territorio del comune di Greve in Chianti. Esse sono articolate in due centri viticoli: uno in località Cabreo di Zano, una posizione che domina la cittadina di Greve in Chianti, dove, in circa 46 ettari, si coltivano il sangiovese ed il cabernet sauvignon che sono i componenti del Cabreo il Borgo;l’ altro in frazione Panzano a 500 metri s.l.m. dove, in 25 ettari di vigneto, vengono allevati lo chardonnay, in cloni selezionati che danno vita al Cabreo La Pietra, e il pinot nero, dal quale nasce il Cabreo Black. Tenuta Campo al mare nel comune di Castagneto Carducci dove nel 2010 è uscito il prestigioso Bolgheri Superiore DOC Baia al Vento, che si aggiunge alla già nota produzione di Bolgheri DOC e del Vermentino Bolgheri DOC.  Tenuta la Fuga all’interno del Comune di Montalcino, i cui confini delimitano la produzione della DOCG Brunello. Si trova nella parte Sud Ovest dell’area Montalcinese ad un’altitudine di metri 400 s.l.m. dove le temperature sono più calde e dove si avverte da lontano una leggera benefica aria di mare. I Brunelli che nascono in questa zona sono leggermente più rotondi e morbidi. Tenuta TorCalvano  un’estensione di 30 ettari di cui circa 22 ettari a vigneto specializzato. I vitigni sono prevalentemente prugnolo gentile (che rappresenta la selezione locale del vitigno sangiovese) unitamente ad una percentuale di altri vitigni a bacca rossa sia autoctoni che innovativi. I vigneti sono situati intorno al centro aziendale che è caratterizzato da una grande villa a due torrioni, nei sotterranei della quale si trova una tipica cantina a volte, con botti di rovere. I rimanenti vigneti si trovano nella prestigiosa vicina zona di Cervognano.

Tenuta Vigne a Porrona nel comune di Cinigiano, provincia di Grosseto, ai piedi del Monte Amiata ed a 2 chilometri in linea d’aria a Sud/Est da Montalcino, intorno ad un antico castello dal nome “Castello di Porrona” la famiglia di Ambrogio Folonari ha acquistato circa 60 ettari vocati alla vigna di alta qualità. L’impianto è cominciato nel 2000 con i vitigni Sangiovese e Syrah. Attualmente l’azienda produce un Montecucco Rosso DOC, un Morellino di Scansano DOCG un Syrah e un Merlot.

L’azienda, riplasmata da Ambrogio e Giovanni Folonari, è fortemente orientata alle attuali esigenze di mercato e  coniuga tradizione e innovazione. L’azienda opera a filiera completa: dalla produzione dell’uva nei vigneti di proprietà, fino alla bottiglia di vino distribuita nel mondo. I vini delle Tenute Folonari sono infatti commercializzati in Italia, Austria, Belgio, Canada, Cina, Danimarca, Emirati Arabi, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Inghilterra, Malta, Russia, Singapore, Svezia, Svizzera, USA e Olanda.

La Tenuta di Nozzole  rappresenta il cuore pulsante di tutta l’attività. La storica fattoria – acquistata dai Folonari nel 1971 – affonda le proprie radici in un passato, vecchio di almeno sette secoli. Il vitigno principe è il Sangiovese, ma trovano spazio anche il Cabernet Sauvignon – utilizzato per la produzione del Supertuscan Pareto – e lo Chardonnay, utilizzato per il bianco Le Bruniche.  LA FORRA Chianti Classico Riserva 2006 (DOCG) è prodotto con uve provenienti da vigneti della Tenuta di Nozzole, nel comune di Greve in Chianti a circa 350 mt. s.l.m. Il vitigno principe è il Sangiovese al 90%, Cabernet Sauvignon 10%. La raccolta delle uve avviene nella seconda metà di ottobre.
Fermentazione alcolica: vasi vinari di acciaio inox a temperatura controllata 28°C.
Invecchiamento: 14/16 mesi in 50% in botti di rovere di Slavonia, 50% in carati di rovere francese. Affinamento in bottiglia: minimo 6 mesi. Anno questo, ricco di premi e riconoscimenti per La Forra 2006. Dalla medaglia di bronzo acquisita da Decanter World Wine Awards, ai 4 grappoli nella Duemilavini AIS e 4 bottiglie nella guida dell’Espresso. Importanti anche i 91 punti espressi da Wine Spectator e The Wine Advocate. 90 punti dalla guida Veronelli e 83 da Luca Maroni. Bel traguardo raggiunto per quest’annata!

La “descrizione” di Elisa

LA FORRA Chianti Classico Riserva 2006 grande esempio di espressione del territorio da cui nasce. Di colore deciso, rubino carico, con riflessi aranciati. Al naso un ottimo bouquet di frutta matura, composta di frutta e note boisé. Nel dettaglio sentori di ciliegia visciola, di more ma anche speziatura pungente come  pepe nero macinato. Note di tabacco. In bocca il sapore è pieno, rotondo, asciutto e generoso con tannini morbidi. L’attacco gustativo è deciso, sicuro e largo, aiutato anche da una buona spalla alcolica. Al palato è potente , intenso sul finale fruttato e ammandorlato. La temperatura ideale di degustazione è  20/21°C. Ottimo il suo connubio con tutte le tipologie di carne, selvaggina, volatili e grandi formaggi.

Colore: Rubino compatto intenso, riflessi tendenti all’aranciato.

Profumo: Frutto di buona ricchezza con sentori di visciola, mora, tabacco e chiusura speziata pungente.

Gusto: Pieno, asciutto e generoso con tannini morbidi.

Abbinamento ideale: Si accompagna con tutti i tipi di carne, volatili e formaggi.

Ottimo con selvaggina cucinata con frutta.

Riconoscimento di Elisa[rating=3]

Un vino ricco, energico La Forra 2006. Un vino che ha tanto da dire, che va saputo ascoltare. Da concedersi di fronte ad un bel banchetto corposo magari perché no programmando o dialogando su di una interessante mostra d’arte!

3 COMMENTI

    • Benissimo GIANNA fammi sapere poi se l’abbinamento cibo/vino è riuscita!

      Grazie infinite GIANNI VOLPI! Mi fa piacere!

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