
Torna in Italia un capolavoro del teatro di Alvis Hermanis, fondatore del Nuovo Teatro di Riga, si tratta di Sonja, già visto anni fa al Teatro Era di Pontedera (leggi la nostra recensione). Uno spettacolo in lingua originale con sopratitoli in italiano che andrà in scena Teatro Cantiere Florida di Firenze dal 10 al 12 maggio alle ore 21.00 (ore 19.00 il 12 maggio), all’interno del Festival Fabbrica Europa 2013.
Ispirato da un racconto breve di Tatiana Tolstaya, Sonja è una miniatura impressionistica che ritrae una donna sola, a cui il destino ha giocato un brutto tiro che in realtà si trasforma nel momento più felice della sua vita.
Sonja è ottusa, bruttina e solitaria, ma ha anche delle doti: ottima cuoca, sarta eccellente, è bravissima a far saltare i nervi alle persone. Un giorno riceve una lettera d’amore, seria e appassionata. Sonja non si accorge che la lettera è stata scritta dalla sua crudele amica Ada e il suo cuore si infiamma. Questa lettera comunque cambierà la sua vita per sempre.
Sonja è la storia di una donna, ma anche di un’anima. “Il personaggio creato da Tatiana Tolstaya è una combinazione di contrasti forti: un aspetto sgradevole e una profonda sensibilità interiore, una vita dura e uno spirito delicato. Scrive lo stesso Hermanis: “Ho affidato a un attore uomo [il pluripremiato Gundars Abolinš] il compito di rivelare questi poli opposti. Non volevo una trasformazione fine a se stessa, si trattava piuttosto di comprendere una donna. Non volevo che recitasse una donna, volevo creare un’immagine femminile, un personaggio, e raccontare la sua anima. Dubito che un’anima possa avere un genere.”
Spazio scenico e ambiente svolgono un ruolo fondamentale in questo allestimento del regista lettone, caratterizzato dalla presenza di oggetti autentici, del quotidiano, che raccontano anch’essi una vita.
Figura poliedrica del panorama teatrale internazionale, Alvis Hermanis è nato in Lettonia nel 1965 e ha iniziato la propria carriera come attore per poi dedicarsi principalmente alla regia. La sua cifra stilistica si svela nella creazione di simboli e immagini attraverso la scena teatrale: colma di oggetti, essa si carica di ricordi e memoria, divenendo luogo del passato più che del presente.
Maggiori informazioni: www.fabbricaeuropa.net