
Nuovo appuntamento con il Metastasio Jazz 2013 lunedì 4 febbraio alle ore 21.00 al Teatro Fabbricone di Prato con Roscoe Mitchell e Darius Jones’ Big Gurl’ Trio.
Quando Roscoe Mitchell (1940) avviò le sue prime imprese solitarie nei primi anni Settanta, i sassofonisti avevano già accumulato una certa esperienza nelle performance in solitudine, di cui era stato pioniere Anthony Braxton. Ma Mitchell introdusse nuove dimensioni: anzitutto l’esplorazione puramente timbrica, l’auscultazione delle pieghe più intime del sassofono, la scoperta di un universo fatto d’aria granulosa, colori, soffi, silenzi e vibrazioni arcane. Dall‘altra un’esuberanza rumoristica che forza e piega lo strumento per produrre agglomerati fonici ora distorti, ora taglienti, ora materici. Tutto tenuto insieme da un saldo pensiero strutturale, a volte incastrato nella reiterazione, a volte in bilico sui silenzi, spesso disteso su morbide variazioni di cellule melodiche. In poche parole, un poeta autentico.
Delle giovani voci sassofonistiche, quella di Darius Jones (1981) è di certo la meno facilmente classificabile. Nato a Richmond (Virginia), Jones arriva a New York nel 2005 con un impeccabile curriculum accademico e si fa strada come figura fuori dagli schemi convenzionali. In effetti la sua musica ha il classico groove del jazz: swing e molta improvvisazione di impronta post-bop. Ma poi il suono del suo sax alto ha una densità nuova, fortemente personale, e al tempo stesso una strana obliquità che rende ancora più sghemba la musica. È come se gli ingredienti classici del jazz fossero distorti da una potente forza espressiva, generanti così una nuova intensità viscerale. Oggi alla guida di vari gruppi, grazie a Metastasio Jazz e al Centro d’Arte degli studenti dell’Università di Padova, Darius Jones giunge per la prima volta in Europa per presentare il suo trio.
DOMENICA 3 FEBBRAIO, ORE 11.00 – RIDOTTO DEL METASTASIO
IL SAX IN SOLITARIA
Conferenza di Stefano Zenni
Ingresso libero
Per info: www.metastasio.net