Home Fermate News La Tempesta apre ufficialmente la Stagione del Metastasio di Prato

La Tempesta apre ufficialmente la Stagione del Metastasio di Prato

Dal 14 al 18 novembre. Il Metastasio di Prato apre ufficialmente la stagione con una coproduzione: La tempesta, spettacolo della nuova compagnia Popular Shakespeare Kompany di Valerio Binasco, che la scorsa estate a Verona ha avuto il suo battesimo ufficiale.

“Questo è il primo spettacolo di un gruppo di Artisti che ha deciso di sfidare i tempi bui  – dice Binasco – per fare grandi classici con pochi soldi. Ho l’onore e la fortuna di guidare questa grandiosa ensemble, e di condividere con loro i giorni della ricerca e delle prove. Non sappiamo dove stiamo andando, ma siamo certi che non ci fermeremo. La Tempesta è una tempesta, e si deve ballare o affondare. Amen. Ci chiameremo Popular Shakespeare Kompany. La nave ha un nome, adesso. E una meta. Si va.”

“La Tempesta è uno dei testi più misteriosi e affascinanti del teatro mondiale. Gran parte del suo fascino dipende proprio dal suo mistero. Ruberò le parole di un grande interprete shakespeariano, Ian Mckellen , per dire che mai come ne La Tempesta gli interpreti non possono controllare quel che l’avvenimento scenico trasmette all’immaginazione degli spettatori : “the audence’s imagination is much, much less controlled by the actors, I think, in this play than in almost any other”. È una sensazione che può essere sia frustrante che esaltante. (Come al solito, quando si ha a che fare con Shakespeare si precipita nelle ambivalenze…) In realtà credo che tutti gli attori e tutti i registi dovrebbero, prima o poi, condividere l’esperienza di un naufragio come questo. Il rapporto con il famoso ‘troppo’ di Shakespeare mai come in questo caso si fa urgente, pericoloso. E vivificante. Si ha la sensazione che ne La Tempesta ci sia dentro di tutto: la farsa e il dramma, la psicologia e la teatralità, l’urlo e il canto, l’incanto e il furore. E nel contempo che manchi sempre qualcosa. Ho come l’impressione che – nonostante la fortuna che ha avuto sui palcoscenici grazie a storiche regie- sia in realtà un testo per attori , per attori spietati con se stessi ed ispirati dal tema della fine del  mondo (… Ne approfitto per ricordare un po’ a tutti che il nostro mondo sta finendo, e quindi un testo come La Tempesta ci offre molti spunti di consolazione).” (Valerio Binasco)

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