Il 7, 8 e 9 giugno alle ore 21.30 all’ex-fabbrica della Crastan di Pontedera (via I Maggio n.144) va in scena lo spettacolo La Stazione nato da un progetto che ha coinvolto interamente il quartiere della stazione di Pontedera.
La Stazione è un progetto del Comune di Pontedera (Assessorato alla Cultura e all’Istruzione, Assessorato alle Politiche Sociali, Assessorato allo Sviluppo Economico), realizzato dalla Fondazione Pontedera Teatro con il contributo della Regione Toscana / assessorato al Welfare.
Il progetto “Stazione” diretto da Anna Stisgsgaard, con la collaborazione artistica di Alice Casarosa, Alice Maestroni, Irene Rametta, Silvia Tufano, Sara Morena Zanella, e con la collaborazione organizzativa di Daniela Di Tommaso, è nato dal desiderio di riqualificare la memoria, per certi versi caduta nell’oblio, del quartiere della stazione a Pontedera, uno spazio spesso considerato solo un “quartiere a rischio”, o talvolta solo un posto di arrivo. E’ emersa la forte volontà di coinvolgere gli abitanti del luogo in un laboratorio vivo, che avesse come scopo non secondario l’integrazione.
Per dare voce ai ricordi del quartiere, spesso conservati solo nella memoria degli anziani, è nata l’esigenza della realizzazione di uno spettacolo sul quartiere della stazione: un ritratto teatrale delle storie, degli abitanti, degli odori, dei colori e delle immagini che ogni giorno lo popolano e che l’hanno attraversato nel tempo.
In quattro mesi di lavoro, da gennaio ad oggi, sono stati coinvolti gli abitanti, le comunità straniere (albanese, curda, georgiana, senegalese), le associazioni e le scuole (i bambini della scuola primaria, i ragazzi del liceo) e per rendere la stazione un luogo “vivo”, uno spazio di aggregazione e di incontro.
In una prima fase, il progetto si è articolato e sviluppato sulla base di interviste, realizzate in collaborazione con gli studenti del Liceo Linguistico Montale, agli abitanti del quartiere, dal capostazione, alla sarta, agli ex operai della Crastan e molti altri.
Il drammaturgo Michele Santeramo del Teatro Minimo di Andria (premio Riccione 2011) ha fornito gli strumenti ai ragazzi per elaborare il materiale raccolto e costruire una “drammaturgia”.
Successivamente il lavoro ha assunto un aspetto più pratico-teatrale, attraverso diversi incontri con i singoli gruppi di bambini, adolescenti, adulti ed anziani per costruire uno spettacolo capace sia di far rivivere le storie ascoltate e raccolte, sia di racchiudere, svelare e proteggere le diversità e vitalità che caratterizzano il quartiere.
Il quartiere è emerso come un contenitore variegato e ricco di storie, passate e presenti, tuttavia tra loro estranee e slegate; storie in cerca di un autore, di un destino, di un fine, di un’identità.
Nel corso del progetto si è reso necessario un delicato ed indispensabile lavoro di “tessitura” per creare un ponte tra la memoria storica e la vita quotidiana, tra gli abitanti che hanno vissuto il cambiamento del luogo nel corso degli anni e tra coloro che partecipano alla sua storia ogni giorno.
Hanno collaborato al progetto la cooperativa il progetto, l’Arci Valdera e la famiglia Crastan che ha dato disponibilità per l’utilizzo della ex fabbrica, G.S. Bellaria, Palestra Bodyquan, Casa del Popolo La Rotta, Castellani, Progetto Prossimità, A.S.D. Ginnastica Stella Azzurra, Teatro Francesco di Bartolo di Buti, Urban Center.
Fanno da cornice allo spettacolo l’ex-fabbrica della Crastan (produttrice di surrogati del caffè), la prima nata a Pontedera nel 1870 dall’imprenditore svizzero Luzio Crastan, e le sue tante finestre che danno sul quartiere, come tanti occhi che hanno visto costruire, bombardare, demolire e poi ricostruire.
Sono tantissimi i partecipanti che fanno parte dello spettacolo, gli abitanti, i ragazzi del Liceo montale, i bambini della scuola primaria Dante, ragazzi del Kung Fu, della ginnastica artistica e del calcio, e che raccontano le tante storie che popolano il quartiere della stazione, attraverso l’accompagnamento musicale di cinque musicisti, guidati da Giovanna Daddi, che interpreta una cieca, e da una bambina.
Lo spettacolo è ad Ingresso gratuito.
È possibile ritirare i biglietti per le tre repliche dello spettacolo, il 6 e il 7 giugno, dalle ore 17 alle 19, all’Arci Valdera in Via Carducci, 8.
Prenotazioni Telefoniche: il 6 e il 7 giugno, dalle ore 15 alle 18, ai numeri 0587 55720 / 57034
Ex-fabbrica della Crastan, via I Maggio n.144 – 56025 – Pontedera
Maggiori informazioni: www.pontederateatro.it