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“Calore” di Enzo Cosimi torna in scena 30 anni dopo per Fabbrica Europa

Sabato 4 maggio alle ore 21.00 al Teatro Cantiere Florida di Firenze va in scena un nuovo appuntamento con la danza per Fabbrica Europa con la performance Calore di Enzo Cosimi.

Calore, titolo del primo lavoro coreografico di Enzo Cosimi, debutta a Roma nel settembre del 1982 all’Anfiteatro del Parco dei Daini di Villa Borghese con il Gruppo Occhèsc.
Il pezzo, impostato su un’energia vigorosa e ritmi serratissimi, era nato per interpreti non danzatori pur riconoscendosi in pieno in una scrittura di danza.

Nel primo breve scritto sullo spettacolo Cosimi scriveva: “La realtà è devastata da gelide atmosfere, pensiamo di voler ‘annusare’ una nuova aria, un nuovo vento in cui l’energia nel suo ritornare al nulla senza illusione, abbia come qualità un senso di profonda serenità, di caldo, di calma relativa”. Lo spettacolo è un viaggio visionario dove all’interprete è richiesto un processo di regressione che serve come traccia per disegnare un’età dell’infanzia e dell’adolescenza infinita.

Giuseppe Bartolucci, teorico del nuovo teatro e acuto critico, scriveva sullo spettacolo: “Qui la ginnastica e la danza si fanno avanti e vengono corrose, il sudore è accettato come passaggio, la fisicità è fatta pervadere di accensioni a catena e senza fine, la risorsa del riposo e dell’intervallo non viene accettata di principio”. Quindi ben venga un progetto illuminante di recupero del repertorio della coreografia contemporanea italiana, auspicando che le nuove generazioni di autori e di spettatori possano dare un nuovo sguardo alla nostra memoria storica coreografica.

Opera aurorale, infanzia di una danza contemporanea italiana che si metteva in moto proprio in quel lontano 1982, Calore, di Enzo Cosimi, sbalordiva gli spettatori di trent’anni orsono. Era l’autentica rivelazione di un gusto mediterraneo, di un’energia solare screziata di ombre, di un’originale ricerca che si manifestava in picchi di danza (pura) e insieme nella negazione di ogni codice. Ora, grazie alla sua ricostruzione, Calore si qualifica profetico battistrada di successivi gruppi di teatro, e di danza internazionale. La sua temperatura bollente è affidata a un quartetto di giovani: l’ondivaga regressione all’infanzia e l’avanzamento verso l’adolescenza, in una coreografia ben strutturata, coincide con un viaggio interiore alla ricerca della soggettività. Calore: un freschissimo, sbalorditivo ritorno, una conquista ancora generazionale.

Marinella Guatterini

Maggiori informazioni: www.fabbricaeuropa.net

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