Al Fabbricone di Prato, Claudio Morganti in due spettacoli ispirati a Woyzeck

Al Teatro Fabbricone di Prato doppio appuntamento con il teatro di Claudio Morganti impegnato in due spettacoli ispirati a Woyzeck, lavoro teatrale dello scrittore tedesco Georg Büchner, scritto tra il 1836 ed il 1837 e rimasto incompiuto a causa della morte dell’autore.

Il 13 e il 14 febbraio andrà in scena Il capitano, la donna e il soldato, regia di Morganti con Gianluca Balducci (Woyzeck), Rita Frongia (Marie) e lo stesso Claudio Morganti (Il capitano).

È un lavoro che viene da un precedente studio sul Woyzeck.
È un lavoro che vogliamo condividere in stretta vicinanza col pubblico.
Quanto più gli spettatori sono vicini alla scena, tanto più è necessario agli attori sostare strenuamente in un’idea di solitudine.
Confidiamo nel simulare, nonostante i ravvicinati sguardi.

Solitudine.
Fuga dal naturalismo.
Ritmica dei silenzi.
Dilatare il tempo e asciugare l’immagine per isolare quegli attimi in cui l’uomo si rivela.
Simuleremo, attraverso una forma iperrealista, una realtà che non esiste (quella del testo).
Simulare: fingere con arte ciò che realmente non è.
Gli attori sono simulacri.

Il 16 e il 17 febbraio sarà la volta dello spettacolo La scimmia, diretto e con Claudio Morganti insieme a Francesco Pennacchia.

Si-no-(s)si
Si-no-si- no?Si o no?
Il si è per via del no o è il no per via del si?
È tutto lì, un trattino separa il si dal no.
(Woyzeck)
Tratto da questo supremo libro che si chiama
Woyzeck.
In questo stupento spettacolo si può vedere dove possibilmente si parlerà dell’Imponitore-ciallatano che ci fa fare all’uomo-scimmia tutto quello di cui lui giustamente vuole.
Mediante tanti e bellissime sperimenta di scienza plicata la scimmia uomo o uomo scimmia che dissivoglia, può pensare e davvero anche ballare.
Ciustamente battezzata uomo, la scimmia Pasqualino parlerà del peperone e si trammuterà  filosofo.
Intanto l’Imponitore-ciallatano si strugge di soddisfazione per la creatura – scimmia che va sempre Avanti Avanti, inoltre la filosofia!
E diventa persona moterna che ragiona moternamente.
Ciustamente si preoccupa della nostra sicurezza, di cui si mette la cammicia pittata verde, sente le arradio, si pone nel mento il pizzetto di matita.
Quindi specialmente proprio alla fine, tanto uomo tanto  filosofo, si illumina la testa di per sè stesso.
Grazie per la vostra stupenta attenzione.
Alla prossima.

Bene.
Questa era la scheda.
La scheda è parte del lavoro, dunque non può spiegare lo spettacolo perchè è essa stessa un pezzo di spettacolo.
Certo, lo sappiamo, lo sappiamo… ma tant è…
Come dicono i politici quando vogliono far vedere che sono persone serie: Non scherziamo!
Oppure, come diciamo noi che non siamo persone serie: Annoiamoci un pò!
E dunque ecco una spiegazioncina che basta e avanza: si tratta di un altro studio intorno a Woyzeck di Büchner.
Due personaggi.
L’imbonitore e la scimmia.
Nel testo di Büchner si tratta di due personaggi minori, anzi, la scimmia non è quasi un personaggio.
Li abbiamo traslati ai giorni nostri.
Ma quando si sposta il tempo è necessario spostare anche il linguaggio e soprattutto i temi. Dunque, il tema di Scimmia è: il genere umano, il suo passato, il suo presente, il suo futuro. Alla prossima di cui stupentemente.

Maggiori informazioni: www.metastasio.net

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