
[rating=5] Chi non ha ancora avuto la fortuna e il privilegio di assistere a Dignità Autonome di Prostituzione, dovrebbe segnarselo in calendario ed inseguirlo in una qualunque delle prossime tappe in qualche teatro dello stivale. Non si tratta di uno spettacolo comune, ma di una vera e propria avventura nel mondo dell’arte, quell’arte ormai prostituita al miglior offerente che Lucky-Luciano Melchionna cavalca a suo piacimento offrendola letteralmente in pasto ai suoi spettatori.
Il concept di Betta Cianchini qui nelle vesti di una favolosa Anya, squillo di Ostia che si finge polacca per tirare su spicci facendo leva sul fascino dell’esotico che piace tanto all’italiano medio, è semplice e vincente: il teatro diventa un bordello, una casa chiusa dell’arte dove gli attori in cambio di “dollarini” ricevuti insieme al biglietto, vendono letteralmente le loro performance al miglior offerente in qualunque spazio disponibile, dai bagni del teatro ad una roulotte parcheggiata davanti all’ingresso. In scena dopo il Quirino e il Bellini di nuovo a Roma al Brancaccio nella prima settimana di Ottobre, papy-Melchionna un po’ Maria de Filippi un po’ Dagospia, commenta mischiandosi fra il pubblico le attività dei suoi protetti con papponesca baldanza. Suo tutto di tutto, testi, scene, regia, qualche sprazzo di gloria lasciato a Papini o Pirandello con pezzi recitati da alcuni dei suoi numerosi pupilli, un esercito di artisti in reggicalze o vestaglia che popola un teatro sfasciato, con poltrone divelte e luci rosso sangue.
C’è di tutto dall’Anarchica alla rediviva Antonella Elia, passando per la Piccola Pornostar e l’Edicolante, personaggi teneri, amari, umoristici o sprezzanti di cui è impossibile ricordare i nomi di scena, figurarsi quelli veri. Menzione a parte tuttavia, ci sia consentito, per la teutonica maitresse Lia, un Daniele Russo che inquieta e scuote gli animi più pudichi con geniale ironia. Soldi ben spesi questi dollarini, perché come recita lo slogan dello spettacolo, per “papy” (ogni riferimento è puramente casuale) si paga sempre prima, ma anche dopo… Se ti è piaciuto!