Barbareschi rilancia il motto del business man americano e bacchetta i grandi del bel mondo artistico capitolino e non solo, per il rilancio di questa cultura talvolta offesa e messa in una angolo, con la semplice ed efficace massima dell’uomo pragmatico: se vuoi cambiare le cose fallo sul serio, mettendoci la faccia ma anche i soldi. È quanto Luca Barbareschi attore, produttore, regista, politico (talvolta controverso) e ora nuovamente direttore artistico dell’Eliseo dopo l’amara “cacciata”? di qualche anno fa, dichiara con forza ai giornalisti intervenuti all’apertura straordinaria del teatro a pochi giorni dal debutto della stagione più bella del teatro romano, sì la più bella, con l’aggiunta di quella del piccolo capace di scalzare tutte le altre, perfino il grande Argentina. Scopri tutta la Stagione 2015/2016 del Teatro Eliseo.
Riuscirà nella non facile impresa di resurrezione non poco osteggiata dai non molto sereni ex abbonati? Le premesse per un sicuro successo ci sono tutte, aldilà della condivisione o meno di idee non si può trattenere un fremito nello scorrere i nomi e i testi prescelti per la rinascita tanto attesa, non c’è spettacolo che per una ragione o per l’altra non meriti di essere visto quest’anno al grande e piccolo Eliseo, dove campeggiano specie in quest’ultimo anche scommesse artistiche, poche ma buone, di non poca rilevanza. Eh sì i maligni diranno che s’è fatta una stagione “sicura” con grandi nomi e con una campagna pubblicitaria fra le migliori degli ultimi anni, ebbene anche fosse che importa? Se dopotutto riaprirà un teatro storico la cui chiusura solo qualche mese fa era stata definita appunto “una sconfitta per tutti”. Parleranno i numeri, nel frattempo che ci si goda lo spettacolo di questo splendido teatro rinato, nell’attesa ma anche nella speranza che presto si riaccendano le luci anche su un altro palcoscenico che da troppo langue in desolazione: il Valle.
