
Dopo anni di disuso, nel cuore di Torpignattara, si abbassa il ponte levatoio di Fortezza Est, un polo culturale dedicato al quartiere e alla città, simbolo di un movimento e un’imprenditoria culturale che sotto pandemia non si è fermata, ma ha raccolto la sfida di alzare una nuova saracinesca, per non riabbassarla mai più.
È stata la prima stireria e lavanderia del quartiere, poi nel tempo trasformata in bisca, palestra, chiesa evangelica ora o spazio vuole diventare un punto di riferimento per le realtà di quartiere e della città e diventerà un teatro, una libreria, una biblioteca, un laboratorio.
Nata dalla progettazione culturale di Eleonora Turco e Alessandro Di Somma, già co-fondatori e co-direttori artistici del Teatro Studio Uno di Roma e de La Rocca Fortezza Culturale, Fortezza Est è uno spazio di 400 mq che viene restituito al territorio. Qui si trasferirà la Biblioteca Condivisa di Quartiere, la prima di Roma, lanciata lo scorso anno dagli stessi Eleonora e Alessandro: in un luogo ricco di stanze, pronte ad accogliere un rinnovato e più ampio respiro artistico e performativo, laboratoriale e creativo.
Il 13 marzo 2021 Fortezza Est inaugurerà i suoi spazi dando un assaggio di origami, con i laboratori in presenza di Giuseppe Mortelliti. Non solo. Dalle ore 10.00 alle ore 18.00 sarà possibile contribuire alla Biblioteca Condivisa di Quartiere: punto di incontro e simbolo dell’intero progetto, chiunque sarà libero di condividere le proprie esperienze letterarie, le proprie letture, donando libri e volumi e prendendone in prestito.
Eccellenza nell’imprenditoria culturale romana e non solo, Eleonora Turco e Alessandro Di Somma non sono nuovi a queste operazioni di recupero di spazi e riqualificazione attraverso la cultura. Con il Teatro Studio Uno hanno portato il teatro e l’arte in una delle periferie più complesse di Roma con 400 spettacoli, 50 residenze, 10 produzioni: 10 anni di sperimentazioni, contemporaneità e nuove drammaturgie che con una direzione artistica “partita dal basso” è riuscita a coinvolgere l’intero quartiere, chiamando nomi poi “eletti” nel teatro istituzionale e pluripremiati.
La pandemia li ha portati a rimettersi in discussione e intraprendere un nuovo cammino,dimostrando la forza di un’imprenditoria creativa che ha lavorato sul rilancio di se stessa, guardando al territorio.
“Dopo anni di progettazione culturale sul territorio” hanno dichiarato “lo stop forzato della pandemia ci ha costretto a pensare alla nostra città e al futuro prossimo di rinascita. Da qui, abbiamo deciso di raccogliere la sfida di guardare oltre, gettare il cuore oltre l’ostacolo e riprogettare. È nata così l’esigenza di dare vita a una Fortezza Est”.
Foto Manuela Giusto