A Pistoia tornano i “Dialoghi sull’uomo”: “L’oltre e l’altro. Il viaggio e l’incontro”

Dal 24 al 26 maggio a Pistoia arriva la quarta edizione dei “Dialoghi sull’uomo”, il festival di antropologia del contemporaneo, quest’anno dedicato al tema “L’oltre e l’altro. Il viaggio e l’incontro”.

L’evento, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e dal Comune di Pistoia, ideato e diretto da Giulia Cogoli, torna dopo il successo ottenuto nella scorsa edizione, con oltre 12.000 presenze.

In programma tre giornate con 20 appuntamenti nel centro storico di Pistoia: incontri, dialoghi, letture, spettacoli e una mostra fotografica, proposti con un linguaggio accessibile a tutti e rivolti a un pubblico interessato all’approfondimento e alla ricerca di nuovi strumenti e stimoli per comprendere la realtà di oggi. In programma incontricon nomi di spicco del panorama nazionale e internazionale quali Francesco Guccini, il fondatore delle edizioni Lonely Planet Tony Wheeler, lo scrittore e giornalista Gabriele Romagnoli, l’esploratore e documentarista Folco Quilici, uno dei più grandi pensatori e antropologi al mondo Arjun Appadurai, Erri De Luca. Ma ancora tanti spettacoli: Paolo Rumiz e Alfredo Lacosegliaz Patchwork Ensemble propongono il reading musicale “La cotogna di Istanbul”; “Parlare di guerra e sognare la pace” con Giuseppe Battiston che legge Ryszard Kapuściński. Per concludere con Vinicio Capossela, cantautore fantasmagorico, poeta, scrittore, illusionista e uomo-spettacolo, che mette in scena il concerto inedito Antropotiko Tefteri.

Al centro “L’oltre e l’altro. Il viaggio e l’incontro”, tema alla base degli studi antropologici e al contempo di inesorabile attualità nell’era della globalizzazione e dei viaggi low cost, in cui i flussi di persone, immagini, merci e idee è sempre più rapido e percettibile.

«Il genere umano viaggia da sempre, e per questo continua a essere un tema su cui dibattere e riflettere. Il nostro stesso linguaggio è permeato di metafore che parlano della vita come di un cammino» spiega Giulia Cogoli, direttrice dei Dialoghi. «Il viaggio, lo spaesamento, l’incontro con l’altro trasformano l’individuo e la sua percezione, aprendolo a nuovi panorami e a diverse visioni del mondo, che si nutrono delle culture d’origine così come di quelle d’approdo».

Il viaggio, diceva Camus, è come una scienza più grande e grave, che ci riporta a noi stessi. «Se hai vissuto in giro» sosteneva invece Henry James «Hai perduto quel senso dell’assolutezza e della santità delle abitudini dei tuoi compatrioti, che una volta ti rendeva felice in mezzo a loro. Hai visto che esistono moltissime patriae nel mondo e che ciascuna di esse è piena di persone eccellenti per le quali le peculiarità locali sono la sola cosa che non è più o meno barbara». Il viaggio crea il comparatista e il relativista e, come scrive Claudio Magris: «Viaggiare non vuol dire soltanto andare dall’altra parte della frontiera, ma anche scoprire di essere sempre pure dall’altra parte». Dialoghi sull’uomo, dunque, perché un dialogo nasce da un incontro ed è più ricco se i dialoganti sono diversi.

Maggiori informazioni: www.dialoghisulluomo.com

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