Tratto dall’omonimo film cult “Le Avventure di Priscilla La Regina del Deserto” – vincitore di un Premio Oscar e del Grand Prix Du Publique al Festival di Cannestrona nei migliori teatri di in Italia nella versione musical e a Roma è al Teatro Brancaccio. Ad apertura sipario tre muse o parche o angeli propiziatori calano dall’alto e con le loro voci sulle incontenibili note di “It’s raining men” danno il via allo spettacolo e on stage uomini in completo giacche e pantaloni di tutti colori, il rainbow che l’evento sin dal suo nascere in versione pictures piuttosto che musical rappresenta ballano e caricano il parterre e i palchi di energia trasgressiva e trangender.
Dalla quinta a pioggia e lamé blu mare un drag emula Tina Turner e altre “botta” al pubblico arriva con “What’s love got to do with it” e a questo punto i caratteri della rappresentazione sono chiari, ma la storia accompagnata da costumi e musiche ammalianti non può che vincere su tutto lo sfavillio che ne conseguirà. Se un figlio chiede del padre, la madre non puo che accontentarlo e chiamarlo e Tick, molto più bravo in questa edizione 2019 ovvero Cristian Ruiz, risponde in camerino e a Sydney e la mamma lo rivela al ragazzino e gli dice che si sta preparando per andare in scena. Qui l’invito di quella a questi a portare in scena lo spettacolo de “Le Girls” al Casinò di Alice Springs.
La prima tappa è in villaggio di energumeni laddove paillettes lustrini e zatteroni non sono adatti: no assolutamente fuori luogo. Questi cercano solo vere donne e i personaggi del nostro viaggio diventano oggetto di epiteti e linciaggi verbali se non fisici cui i nostri eroi prima tra loro la cara e brava Bernadette non possono che rispondere piccati ma senza altri esiti sperati e suscitati! Bisogna ripartire il prima possibile e la seconda tappa è per una ruota bucata e chi di loro tre è in grado di ripararla? Nessuna Bernadette al volante e Felicia piuttosto che Mizzy/Tick animatori del van non possono che sperare in una “botta” di fortuna, nessun altra ”botta” visto i pub e i frequentatori degli stessi,
E qui Tick si raccomanda a Marion di mettere a letto il ragazzino prima che vada in scena il loro show. Bellissimo e toccante l’incontro tra padre e figlio, il quale troppo felice di rivedere il genitore assiste alla fantasmagorica rappresentazione delle drag, a sua insaputa, e le trova più “ah…ah,,,,ah,,,,ah” che ridicole e poco se ne importa di cosa facciano e felice del papa e di quello che è, gli chiede di accompagnarlo a letto e di fargli Elvis Presley, invece delle solite favole. Bellissimo epilogo!
E se il musical australiano di maggior successo di tutti i tempi, visto da più di 6 milioni di spettatori ed anche in Italia vanta 350.000 spettatori il motivo è una regia ineccepibile quella di Matteo Gastaldo; il team creativo Stephan Elliot, Allan Scott, nonché i costumi le musiche e le coreografie che creano un finale con una carrellata di paillettes, parrucconi effetti, lustrini, boa cui nessuno, realmente nessuno riesce resistere del pubblico senza esserne corrotto e rapito. Farsi trascinare è d’obbligo!