“NORIMBERGA”
Con Russel Crowe e Rami Malek. Regia e Sceneggiatura di James Vanderbilt
Tratto dal libro “The nazi and the Psychiatrist” di Jack El-Hai
All’indomani della Seconda guerra mondiale, mentre il mondo è ancora sconvolto dagli orrori dell’Olocausto, al tenente colonnello Douglas Kelley (il premio Oscar Rami Malek), psichiatra dell’esercito americano, viene affidato un incarico senza precedenti: valutare la sanità mentale di Hermann Göring (il premio Oscar Russell Crowe), il famigerato ex braccio destro di Hitler, e di altri alti gerarchi nazisti.
Allo stesso tempo, gli Alleati — guidati dal giudice Robert H. Jackson (Michael Shannon), affrontano l’impresa titanica di istituire un tribunale internazionale, per far sì che il regime nazista risponda dei propri crimini di fronte alla storia.
Nel silenzio delle celle, Kelley ingaggia un intenso duello psicologico con Göring, uomo carismatico e manipolatore.

Da quello scontro emerge una domanda che ancora oggi tormenta la coscienza del mondo: stavano eseguendo ordini, erano pazzi… o semplicemente malvagi?
Sul palcoscenico della storia si apre così il processo di Norimberga, un evento che ha cambiato per sempre la storia e l’umanità.
Film imperdibile.
Durata: 2h 28min
“VITA PRIVATA”
Dall’11 dicembre nelle sale italiane.
Regia di Rebecca Zlotowski
con Jodie Foster, Daniel Auteuil e Virginie Efira
La storia. Quando la rinomata psichiatra Lilian Steiner viene a sapere della morte di una delle sue pazienti, ne resta profondamente turbata. Convinta che non si tratti di un suicidio, decide di indagare.
Durata: 105 min.
“NGUYEN KITCHEN”
Dal 4 dicembre al cinema.
Yvonne Nguyen, un’attrice franco-vietnamita, sogna una carriera di successo nei musical, con grande disappunto della madre che preferirebbe per lei un percorso più serio. Costretta a tornare a casa della madre, le due donne si accorgono di essere diventate ormai due sconosciute. Ma nell’intimità della cucina del ristorante vietnamita di famiglia, iniziano a ritrovare un legame. Nel frattempo, Yvonne continua a inseguire i suoi sogni e finalmente ottiene l’occasione di fare un’audizione per un grande spettacolo.
Durata: 99 min.
“MONSIEUR AZNAVOUR”
In uscita il 18 dicembre nei cinema italiani.
Presentato alla prima edizione del “Milano Film Fest” (3-8 giugno 2025) il biopic dedicato al grande cantante armeno francese Charles Aznavour (1924-2018).
Figlio di rifugiati, minuto, povero, con una voce troppo acuta: di lui fu detto e ripetuto che non aveva nessuna carta vincente da giocare. Ma con il lavoro, la perseveranza e una forza di volontà eccezionale, Charles Aznavour è diventato un monumento della canzone e un simbolo per tutta la cultura francese. Con quasi 1.200 brani eseguiti in tutto il mondo, in diverse lingue, ha ispirato intere generazioni. Dalla sua infanzia vissuta in povertà, no alla sua scalata verso la gloria, ecco l’eccezionale viaggio senza tempo di Monsieur Aznavour. Con la regia Mehdi Idir, Grand Corpse Malade.
Protagonista e interprete di “Monsieur Aznavour” è Tahar Rahim, affiancato da Bastien Bouillon, Marie-Julie Baup.
Durata: 2h13min.
“C’ERA UNA VOLTA MIA MADRE”
Dal 4 dicembre solo al cinema. Titolo originale “Ma mère, Dieu et Sylvie Vartan”, con la regia di Ken Scott, il film è tratto dal romanzo di Roland Perez «Ma mère, Dieu et Sylvie Vartan», Vincitore del Prix Littéraire du Cheval Blanc 2022.
Con Leïla Bekhti, Jonathan Cohen e con la partecipazione straordinaria di Sylvie Vartan
Nel 1963, l’eccentrica, irresistibile e generosa Esther (Leïla Bekhti) dà alla luce Roland. Il piccolo nasce con un piede torto che gli impedisce di stare in piedi. Contro il parere di tutti, Esther gli promette che camminerà come gli altri e che avrà una vita favolosa. Da quel momento in poi, questa madre inarrestabile non smetterà mai di fare tutto il possibile per mantenere la sua promessa. Dal romanzo autobiografico di Roland Perez, un ritratto divertente, tenero e travolgente di una donna incredibilmente autentica e fuori dagli schemi. Nel cast di altissimo livello Jonathan Cohen, Naïm Naji e Sylvie Vartan nel ruolo di sè stessa.
Durata: 1h42min.
“UN INVERNO IN COREA”
Nelle sale dall’11 dicembre.
A Sokcho la 25enne Soo-Ha, studentessa di letteratura e cameriera alla pensione Blue House, sta per sposare il fidanzato Jun-Oh. L’arrivo di Yan Kerrand, illustratore francese in cerca di un alloggio e di ispirazione per il nuovo lavoro, incrina la routine della giovane. Nel cuore dell’inverno i due instaurano un rapporto fatto di gesti minimi e scambi essenziali: comunicano in francese, condividono il cibo e l’atto del disegnare. Le domande della protagonista sulle proprie origini e su un padre francese mai conosciuto trovano un inatteso spazio di elaborazione in questo incontro.
Regia di Koya Kamura. Un film con Bella Kim, Roschdy Zem, Mi-hyeon Park, Ryu Tae-ho, Gong Do-yu.
Durata: 1h45min.
“RICARDO E LA PITTURA”
Un film di Barbet Schroeder con Ricardo Cavallo
Dal 27 novembre al cinema, presentato Fuori Concorso al Festival di Locarno nel 2023 dove Barbet Schroeder ha ricevuto il Pardo d’ Onore, Ricardo e la Pittura è un ritorno luminoso al cinema per il regista Candidato Oscar (“Il mistero von Bulow”)
In Ricardo e la Pittura, Barbet Schroeder costruisce un viaggio nella storia dell’arte guidato dallo sguardo colto e visionario dell’amico artista Ricardo Cavallo, realizzando un ritratto documentario per instaurare un dialogo tra cinema e pittura e dove insieme conversano sui discepoli del Maestro e del ruolo della natura.
Da Buenos Aires alla grotta-atelier nel Finistère, passando per Parigi e il Perù.
Durata: 1h46min.
“CARAVAGGIO A ROMA. IL VIAGGIO DEL GIUBILEO”
Evento speciale solo l’1, 2, 3 dicembre “Caravaggio a Roma. Il viaggio del Giubileo”, il nuovo docu-film che esplora la dimensione spirituale e umana di Michelangelo Merisi attraverso i luoghi, le opere e le ombre della Roma del Giubileo del 1600 e in quella di oggi: un viaggio nel cuore della grande arte e nell’anima di un artista in perenne ricerca di grazie. Tra fede, perdono e redenzione.
Diretto da Giovanni Piscaglia su soggetto di Didi Gnocchi, con la sceneggiatura di Eleonora Angius e la voce narrante di Mario Cordova.
Come spiega lo storico dell’arte Claudio Strinati: “Caravaggio è pittore del sentimento e il Giubileo è sentimento, non è ragionamento”. Per questo fu proprio durante l’Anno Santo del 1600 che Michelangelo Merisi (1571-1610) trovò la sua consacrazione, presentando due tele destinate a cambiare per sempre la storia dell’arte e la sua vita: la Vocazione e il Martirio di San Matteo. Da quel momento, la pittura di Caravaggio non fu più la stessa: abbandonò le scene quotidiane per dedicarsi interamente al sacro, trasformando l’arte in specchio di una fede intensa e tormentata, intrisa di misericordia e di un profondo bisogno di redenzione. Questa urgenza si fece ancora più intensa dopo la condanna a morte e l’esilio, quando le sue opere si fecero cupe e drammatiche. Con i suoi appelli al perdono rimasti inascoltati, Caravaggio morì infatti da peccatore, in viaggio verso Roma, alla ricerca di una grazia che non riuscì mai a ottenere. Tra luce e tenebra, colpa e perdono, il film restituisce il ritratto intimo e potente di un uomo capace di scorgere la bellezza persino nel peccato. Un artista fragile e universale, che nel Giubileo 2025 torna a commuovere con la forza senza tempo della sua pittura.
Durata: 75 min.
“BUS 47”
In uscita nelle sale italiane il 4 dicembre, “Bus 47” (titolo originale “El 47”), il nuovo film di Marcel Barrena, è ispirato alla vera vita e alle azioni di Manolo Vital, autista di autobus e attivista. Il film ha vinto ben 5 premi Goya, tra cui Miglior Film, Miglior Attrice Non Protagonista (Clara Segura) e Miglior Attore Non Protagonista (Salva Reina).
Barcellona, 1978. Durante la Transizione Democratica, il Consiglio Comunale, nel totale disprezzo verso le comunità di immigrati, afferma che gli autobus non possono raggiungere il quartiere Torre Baró, a causa delle strade troppo strette e pericolose. Manolo Vital, residente del quartiere e autista della TMB, decide di dirottare un autobus della linea 47 per dimostrare che le autorità si sbagliano e protestare in nome del cambiamento sociale.
Durata: 110 min.