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12 Settembre 2025

Hokusai a Palazzo Blu: l’eredità del Maestro dell’ukiyo-e

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Una mostra intrigante quella ospitata a Palazzo Blu a Pisa sul grande maestro Hokusai, in programma fino al 23 febbraio 2025. Curata da Rossella Menegazzo, docente ed esperta di storia dell’arte dell’Asia orientale, e organizzata da Fondazione Palazzo Blu e MondoMostre, l’esposizione offre un approfondimento sulla figura di Katsushika Hokusai, uno dei più celebri artisti giapponesi, noto per aver portato all’apice l’arte dell’ukiyo-e.

L’ukiyo-e, tradotto come “immagini del mondo fluttuante”, è un filone artistico che riflette la società e le bellezze della vita quotidiana dell’epoca Edo (1603-1868). Hokusai è universalmente famoso per la sua capacità di cogliere l’essenza fugace di momenti e luoghi, e per aver creato opere iconiche come “La Grande Onda di Kanagawa”, parte della serie “Trentasei vedute del Monte Fuji”. Questa esposizione pisana presenta oltre 200 opere provenienti per lo più dal Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone di Genova, ma anche dal Museo d’Arte Orientale di Venezia e da collezioni private italiane e giapponesi, mostrando la versatilità e l’influenza di Hokusai ed il ricco patrimonio delle sue opere conservato in Italia.

Giornata limpida con vento del sud [Fuji Rosso] (Gaifu kaisei), dalla serie “Trentasei vedute del monte Fuji (Fugaku sanjūrokkei)” Katsushika Hokusai ©Museo d'Arte Orientale Edoardo Chiossone Genova
Giornata limpida con vento del sud [Fuji Rosso] (Gaifu kaisei), dalla serie “Trentasei vedute del monte Fuji (Fugaku sanjūrokkei)” di Katsushika Hokusai ©Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone Genova
La mostra si articola in otto sezioni, ciascuna delle quali esplora un aspetto particolare della produzione artistica di Hokusai e del suo lascito. Il percorso prende corpo con le Vedute celebri del Giappone, che ospita stampe di vedute (meisho) di luoghi famosi come templi, ponti e cascate, destinate al mercato di massa. Le Vedute del Monte Fuji comprende le celebri “Trentasei vedute del Monte Fuji” e i tre volumi delle “Cento vedute del Monte Fuji”, accompagnati da un album di epoca Meiji, un pezzo unico mai esposto prima.

Hokusai fu anche un importante didatta: da qui la sezione Manga e manuali con la serie di 15 volumi di manga e altri manuali destinati a professionisti e amatori. Questi volumi divennero un riferimento per i pittori europei dell’Ottocento che cercavano ispirazione per nuovi stili e composizioni. Tra gli album di grande formato è esposto il famoso Pivieri sulle onde (Nami chidori), uno degli album più raffinati di Hokusai del genere erotico noto come shunga, “immagini di primavera”.

Sangi Hitoshi, dalla serie "Cento poesie dai Racconti della balia" Katsushika Hokusai ©Museo d'Arte Orientale Edoardo Chiossone Genova
Sangi Hitoshi, dalla serie “Cento poesie dai Racconti della balia” di Katsushika Hokusai ©Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone Genova

Rappresentazione di poeti e poesie si esemplifica con opere delle serie “Specchio dei poeti giapponesi e cinesi” e “Cento poesie per cento poeti”, in cui Hokusai sperimenta una palette cromatica innovativa.
Davvero deliziosa la sezione Surimono, cuore della mostra: biglietti d’invito e augurali di straordinaria raffinatezza per un pubblico colto ed elitario, ricchi di dettagli e arricchiti con pigmenti preziosi.
Bellezza ed eleganza nei rotoli dipinti a mano della sezione La libertà di dipingere, in cui Hokusai esprime la sua libertà creativa, spesso con accenti religiosi e simbolici.

“Hokusai non è solo un artista tra gli altri nel Mondo Fluttuante. È un’isola, un continente, un mondo interno in sé.” Edgar Degas

Con Hokusai e il giapponismo e Hokusai pop l’esposizione si chiude con un ponte verso il presente, esponendo opere di artisti contemporanei come Yoshitomo Nara, il collettivo teamLab, e l’italiano Simone Legno, che reinterpretano il lavoro di Hokusai con mezzi moderni, mostrando come il suo impatto continui a ispirare la cultura visiva globale.

Foretoken di Manabu Ikeda ©IKEDA Manabu Courtesy of Mizuma Art Gallery
Foretoken di Manabu Ikeda ©IKEDA Manabu Courtesy of Mizuma Art Gallery

La grandezza di Hokusai risiede nel suo eclettismo. Mentre le sue opere più popolari sono spesso associate alla rappresentazione di paesaggi, il maestro giapponese si è cimentato in una vasta gamma di soggetti: ritratti, illustrazioni di storie epiche, e scene di vita quotidiana. Non solo, ma la sua capacità di innovare con colori e tecniche di stampa ha reso il suo lavoro unico e ineguagliabile, tanto da ispirare non solo la sua epoca ma anche le generazioni successive.

La mostra rende omaggio anche agli allievi e collaboratori di Hokusai, tra cui Hokkei, Gakutei, Hokuba, e la figlia Oi, che accompagnò il maestro fino alla fine. Questi artisti hanno saputo raccogliere il testimone e portare avanti l’eredità del maestro, reinterpretandola e ampliandone le prospettive.

Oniwakamaru sottomette una carpa gigante Surimono di Totoya Hokkei ©Museo d'Arte Orientale Edoardo Chiossone Genova
Oniwakamaru sottomette una carpa gigante – Surimono di Totoya Hokkei ©Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone Genova

La sezione finale, che esplora il “nuovo giapponismo”, celebra l’influenza di Hokusai sulla cultura pop e le installazioni contemporanee. L’uso di nuove tecnologie, animazioni e grafica digitale consente ai visitatori di apprezzare la modernità delle sue intuizioni e la loro rilevanza nella scena artistica attuale.

Una mostra ben strutturata e completa, un’occasione unica per immergersi ancor più profondamente nel mondo fluttuante del grande Maestro dell’ukiyo-e, nell’affascinante e particolareggiato oriente, comprendendo l’attualità del suo pensiero, grande fonte di ispirazione ieri come oggi.

PANORAMICA RECENSIONE

Voto

Sommario

Hokusai
Palazzo Blu - Pisa
Fino al 23 febbraio 2025
Fondazione Palazzo Blu e MondoMostre
Hokusai <br>Palazzo Blu - Pisa <br>Fino al 23 febbraio 2025 <br>Fondazione Palazzo Blu e MondoMostreHokusai a Palazzo Blu: l'eredità del Maestro dell'ukiyo-e