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Weekend a Bruxelles: 10 attrazioni da non perdere

Grazie ai voli low cost capita spesso di sbirciare tra le capitali europee per brevi ed intensi weekend alla scoperta di nuove bellezze. Una meta meno battuta è la capitale del Belgio, capace di riservare dolci sorprese. Scopriamola in 10 tappe per un fine settimana all’insegna di prelibatezze culinarie e culturali.

Grand Place

Un tour di Bruxelles non può che avere inizio dalla Grand Place, un luogo che meglio di ogni altro ne rappresenta la sua bellezza. La piazza centrale della città è un vero gioiello, accedendovi avrete la sensazione di entrare all’interno di un mastodontico quadro con una meravigliosa cornice fatta di case delle corporazioni e palazzi di strabiliante fascino gotico.

Tra le abitazioni che la circondano spiccano il municipio (Hôtel de Ville) con la “Tour Inimitable” e la Maison du Roi. La piazza dal 1998 è entrata a far parte del patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.

Grand Place_credit Fermata Spettacolo

Evento imperdibile per i belgi e per molti turisti, che si compie nei soli anni pari nel fine settimana del 15 di agosto, è l’infiorata: un immenso arazzo di fiori a terra composto da oltre 500.000 begonie e da altri fiori, ricopre e trasforma la Gran Place in uno stupefacente dipinto vivente avvolto in un’ambientazione unica.

Nella splendida piazza, consigliata anche nelle tarde ore notturne per la magnifica illuminazione, merita fare una dolce pausa con una gaufre, buona al naturale, ancor più buona con crema e cioccolato, e un’imperdibile tazza di cioccolato belga negli estaminet, tipici caffè al chiuso o all’aperto con romantiche terrasse.

Manneken Pis

Non lontano dalla Grand Place, a soli 3 minuti a piedi, obbligatoria è una visita di passaggio al Manneken Pis. La piccola statua in bronzo del bambino che fa pipì è di solito accerchiata da schiere di turisti divertiti. Si tratta della riproduzione di un piccolo bambino nudo che urina compiaciuto ed appartiene al patrimonio culturale della città. Alta poco più di cinquanta centimetri, la statua rappresenta lo spirito libero degli abitanti di Bruxelles, ed assieme all’Atomium incarna il simbolo della capitale belga.

Ma la “trilogia della pipì” non si ferma qui, ed i più curiosi possono proseguire questa visita scanzonata e piacevole alla ricerca di altri due nuovi cimeli della città, la Jeanneke Pis, ovvero la bambina che fa i bisogni e lo Zinneke Pis, un cane meticcio che urina a un palo. Per maggiori approfondimenti leggi la recensione.

Museo Horta

Il Museo Horta, riconosciuto Patrimonio Mondiale dell’umanità dall’Unesco, merita senz’altro una suggestiva visita.  L’edificio, costruito tra il 1898 e il 1901 da Victor Horta, in rue Américaine in Saint-Gilles, è stato la residenza e lo studio del celebre architetto dell’Art Nouveau che, libero dai vincoli dei committenti, ha potuto dare completo sfogo alla propria geniale inventiva.

Durante la visita fatevi stupire dalla scala principale (che costituisce l’asse centrale dell’edificio), i particolari ricercati, la ricchezza dei motivi decorativi, i progetti, le fotografie e i plastici. L’architettura e gli arredi sono stati disegnati dallo stesso Horta. Website http://www.hortamuseum.be

MIM Museo degli Strumenti Musicali

Tappa consigliata all’insegna della musica incastonata nel file rouge liberty è il Museo degli Strumenti Musicali MIM, una perfetta simbiosi tra vista e udito. Posto in Rue Montagne de la Cour 2, verso Place Royale, all’interno degli antichi e lussuosi grandi magazzini Old England del XIX secolo, già dall’esterno è impossibile non essere attratti dalla magnifica architettura neo-classica, con la sua fascinosa entrata in stile Art Nouveau. All’interno, si compie letteralmente un’immersione musicale: dotati di un sistema di cuffie a infrarossi che automaticamente entrano in funzione davanti ai molteplici strumenti, è possibile esplorare i quattro piani di percorsi tematici ascoltando i suoni degli oltre 1150 pezzi esposti.

Un viaggio emozionale tra culture e tradizioni universali, che potrà concludersi in bellezza con una visita alla terrazza del quinto piano, da dove è possibile godere di una vista mozzafiato sulla città. Per maggiori approfondimenti leggi la recensione.

Museo Magritte

“Io amo l’umorismo sovversivo, le lentiggini, le ginocchia, i lunghi capelli delle donne, i sogni dei bambini in libertà, una giovane ragazza che corre in strada.” René Magritte

Il Museo Magritte di Bruxelles ospita la più ampia collezione al mondo di opere di René Magritte, il celebre pittore surrealista. Situato in Place Royale dal 2 giugno 2009, ospitato nell’Hotel Althenloh un edificio appartenente ai Musei Reali delle Belle Arti, il museo è un centro di riferimento mondiale per lo studio e la conoscenza dell’artista. La collezione conta più di 200 opere tra cui oli su tela, gouache, disegni, sculture e di oggetti dipinti ma anche manifesti pubblicitari, spartiti musicali, fotografie d’epoca e film realizzati dallo stesso Magritte, maestro del surrealismo.

L’intero patrimonio (inclusi i grandi capolavori, provienenti dai lascito Scutenaire-Hamour, dal lascito di Georgette Magritte e da acquisizioni del Royal Museum of fine Arts) è stato riunito nel corso degli ultimi anni dalla Fondazione Magritte con il contributo di collezionisti privati che hanno trasferito nel nuovo museo un cospicuo numero di opere, tra cui diversi tra i lavori meno noti al pubblico. Website: http://www.musee-magritte-museum.be

Museo Fin de Siècle

Il Museo Fin de Siècle è una delle mete culturali della città. Con una nuova presentazione della collezione, il museo propone un percorso artistico del XIX secolo contestualizzato nel quadro storico dell’epoca. La collezione del museo si articola attorno ai circoli artistici che a partire dal 1865, anno di creazione della Società libera delle Belle Arti, e fino al 1914 alimentarono un dibattito sulla modernità. Simbolo del percorso la splendida “The Nature” di Alphonse Mucha: il busto sinuoso dell’allegoria femminile della natura in bronzo dorato, con pietre dure verde smeraldo.

Famosi artisti come Constantin Meunier, James Ensor, Henri Evenepoel, Fernand Khnopff, Léon Spilliaert e Georges Minne testimoniano l’attività effervescente di questo periodo, che si riflette anche in tutti gli altri campi creativi: letteratura, lirica, musica, architettura, fotografia e poesia (Maurice Maeterlinck, Emile Verhaeren, Octave Maus, Victor Horta, Henry Van de Velde, Maurice Kufferath, Guillaume Lekeu e altri). L’architettura Art Nouveau è ben rappresentata da una ricostruzione in 3D di sei edifici simbolo della corrente artistica.

Situato nel cuore di Bruxelles, dove tra il 1884 e il 1914 le mostre di Les XX e La Libre Esthétique resero la città una delle capitali artistiche della fine del XIX secolo, questo nuovo museo riunisce in partenariato varie istituzioni: i Musei Reali delle Belle Arti del Belgio, la Biblioteca Reale, il Teatro reale della Monnaie e la Regione di Bruxelles-Capitale, che metterà a disposizione la collezione Gillion Crowet, uno dei punti forti e culmine della visita del Museo Fin de Siècle.

Oldmasters Museum

Sempre all’interno dei Musei Reali delle Belle Arti del Belgio, merita un’approfondita visita l’Oldmasters Museum, che ospita una notevole collezione di antichi maestri, testimoniando un passato ricco e creativo che va dal XV al XVIII secolo. La maggior parte di questa collezione raccoglie grandi pittori dei Paesi Bassi del Sud, con capolavori di Rogier van der Weyden, Petrus Christus, Dirk Bouts, Hans Memling, Hieronymus Bosch, Lucas Cranach e Gerard David. Per il XVI secolo, Pieter Bruegel il Vecchio è magnificamente rappresentato con grandi opere come La caduta degli angeli ribelli o Il censimento a Betlemme. Infine, per i secoli XVII e XVIII la Scuola fiamminga è rappresentata da Peter Paul Rubens, Anton Van Dyck e Jordaens Jacques, le scuole francesi e italiane da Simon Vouet, Philippe de Champaigne, Le Lorrain, Jusepe de Ribera, Giovanni Battista Tiepolo e molti altri. Website http://www.fine-arts-museum.be

Atomium

Icona moderna della città, l’Atomium è uno degli ultimi simboli rimasti dell’Esposizione Universale del 1958. L’insolito monumento si trova nel Parco Heysel  vicino allo Stadio Heysel;  costruito in acciaio, rappresenta un cristallo di ferro ingrandito 165 miliardi di volte, opera dell’architetto André Waterkeyn.

L’edificio ha un’altezza di 102 metri da terra ed è formato da nove sfere collegate tra loro da 20 tubi. Le nove sfere in una giornata di sole danno il meglio di sé risplendendo di luce e riflettendo l’azzurro del cielo. Tre sfere sono adibite ad ospitare mostre permanenti o temporanee di caratura internazionale: dalla più alta, a 92 metri di altezza, si gode di una spettacolare vista panoramica sulla città. L’Atomium riceve una media di 600.000 visitatori ogni anno. Consigliata una visita al suo interno, tra le futuristiche e infinite scale mobili, per apprezzare al meglio l’originalità della storia della struttura. Suggerita anche la visita notturna, quando le sfere vengono illuminate dalla luce di 2970 LED: uno spettacolo davvero suggestivo. Website: www.atomium.be

Cozze e patatine fritte

Il viaggio volge al termine con una tappa godereccia: cozze e patatine fritte in uno dei molteplici ristoranti tipici della città. Una scelta economica e di qualità è Léon de Bruxelles, una catena nata proprio qui a Bruxelles 100 anni fa in una piccola taverna dedicata a cozze e specialità belghe, che noi consigliamo per il clima gioviale ed accogliente.

Delirium Cafè

Ultima tappa dopo cena assolutamente da non perdere, è sorseggiare le tipiche birre belghe al Delirium Cafè, un bar che si trova in Impasse de la Fidélité 4, a pochi metri dalla Grand Place. Il locale è allestito all’interno di una struttura del XVIII secolo e riprende il suo nome dalla birra Delirium Tremens, che ha come simbolo un elefante rosa, simbolo del café. Il locale è entrato nel guinnes dei primati per la quantità di birre in menù che raggiunge più di 3000 tipologie provenienti da oltre 60 Paesi di tutto il mondo: non resta che l’imbarazzo della scelta! Un souvenir originale? Il librone delle birre acquistabile ad una modica cifra.

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