Home Viaggi Italia Il Castello di Brolio, la culla del Chianti Classico

Il Castello di Brolio, la culla del Chianti Classico

Alla scoperta dell’azienda Ricasoli e del suo maestoso maniero, un tour enogastronomico delle eccellenze pregno di arte e storia

© fermataspettacolo.it

Eretto sulla sommità di un poggio isolato lungo la dorsale montuosa del Chianti, a pochi chilometri da Gaiole in Chianti, nel cuore della Toscana, il Castello di Brolio si fa ammirare in tutta la sua maestosità e bellezza, circondato da verdi vallate, fitti boschi di castagni e querce, al centro dei terreni dell’azienda Ricasoli, la più estesa della zona del Chianti Classico, là dove il Chianti ha preso corpo e forma.

La tenuta Ricasoli © fermataspettacolo.it

La storia del castello è secolare, le sue radici affondano nell’Alto Medioevo. Nel 1141 la famiglia Ricasoli ne entrò in possesso in cambio di terre e dal 1176 il castello si legò a Firenze diventando un avamposto strategico nella difesa del territorio contro la nemica Siena. Furono proprio i fiorentini ad innalzare le alte mura e i baluardi che ancor oggi circondano il maniero come arma difensiva e che vennero considerate dal generale Raffaele Cadorna, il primo esempio di mura bastionate in Italia. Molte furono le battaglie che qui si combatterono, dai quattrocenteschi attacchi aragonesi e spagnoli alle dispute seicentesche, sino ai bombardamenti aerei e d’artiglieria della Seconda Guerra Mondiale: si possono ancora osservare i segni lasciati dalle bombe sulla facciata sud del castello.

Oggi Brolio, più volte ricostruito e modificato, si contraddistingue per le diverse epoche che lo hanno modellato: i bastioni fortificati di stampo Medievale, gli inserimenti del Romanico e del Neogotico, sino alle specificità dell’Ottocento toscano.

La Cappella di San Jacopo © fermataspettacolo.it

La nostra guida Sabina ci porta alla scoperta di questa splendida realtà, a partire dalla Cappella di San Jacopo, eretta nel 1316 e dedicata al santo omonimo, nella cui cripta si trovano le tombe di famiglia. Quindi saliamo una scalinata in pietra e raggiugiamo il cassero, che cela la Collezione Ricasoli, con l’armeria di famiglia e numerosi oggetti del barone Bettino Ricasoli, la vera anima del luogo. Il “Barone di ferro”, così denominato per il suo temperamento forte e riservato, fu uomo politico di vitale importanza per il Risorgimento italiano e  per la nascita del Regno d’Italia, a tal punto che ricoprì per due mandati la carica di Primo Ministro, nel 1861 e dal 1866 al 1867. Fu inoltre l’inventore de La Nazione, il primo quotidiano politico d’Italia, dimostrandosi un vero precursore.

La camera da letto nel cassero © fermataspettacolo.it

Ritiratosi a vita privata, fu un grande imprenditore vitivinicolo, che comprese l’importanza dell’istruzione per i propri lavoratori. Grazie ai suoi esperimenti nacque il Chianti Classico con la sua personale formula di sette decimi di San Giovese, due decimi di Canaiolo e un decimo di Malvasia. Uomo di arte e cultura, il suo carattere deciso e intransigente persino verso se stesso, si evince ammirando un suo disegno esposto nella sala da letto del cassero, commentato personalmente come “non molto ben fatto” o ancora sul dipinto che lo ritrae senza cappello mentre accoglie nelle sue terre Re Vittorio Emanuele II, episodio curioso per comprenderne la ferrea tempra.

La residenza privata © fermataspettacolo.it

Il percorso continua in via del tutto eccezionale nelle maestose sale del piano terra della residenza privata, fino alla splendida terrazza panoramica, con un suggestivo affaccio sulla campagna circostante da cui si possono ammirare i Monti di Cetona e di Radicofani, fino ad estendere lo sguardo a sud verso il Monte Amiata e a sud-ovest verso i campanili e le torri di Siena fino ai monti di Volterra e alla valle dell’Arbia. Il panorama mozzafiato prosegue lungo il cammino di ronda, da cui è possibile scorgere la cantina Ricasoli e i 1.200 ettari di terreno di proprietà della famiglia, di cui 240 di vigneto e 26 coltivati a ulivo.

Vista dalla terrazza panoramica © fermataspettacolo.it

Da qui il nostro tour si sposta nella barricaia, un luogo davvero suggestivo, grazie al contemporaneo light design di Egidio Ferrara che crea una narrazione basata sugli archetipi stessi legati alla produzione del vino, ovvero la cura, l’attesa e il lavoro: il risultato è un luogo altamente poetico, dove, mentre i netti tagli di luce mettono in mostra i morbidi fianchi delle barrique, il tempo sembra fermarsi inebriato dal profumo intenso del nettare degli dei. Vini dalla fama internazionale, prodotti con cura e amore, rispettando l’ambiente e i principi della sostenibilità.

La barricaia © fermataspettacolo.it

Un percorso altamente affascinante, che svela le bellezze della culla del Chianti Classico tra panorami mozzafiato, storia e profumi unici.

È possibile visitare il Castello di Brolio e la Collezione Ricasoli tutti i giorni, con orario variabile in base al periodo dell’anno, o partecipando a uno dei numerosi tour con degustazione finale. Per maggiori info https://www.ricasoli.com/

I nostri consigli

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Per un’esperienza a 360°, consigliamo prima o dopo la visita, oltre alla degustazione dei vini, una sosta all’Osteria di Brolio, dal design semplice ed elegante, che offre menu stagionali e materie prime di alta qualità, per una cucina contemporanea ma allo stesso tempo attenta alla tradizione.

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