[rating=4] Stagione nuova, nuovo musical al Teatro Nazionale di Milano, da anni punto di riferimento per gli appassionati del genere. Quest’anno però qualcosa sembrava esser andata per il verso sbagliato, visto che il debutto di The Blues Legend, la nuova produzione firmata da Chiara Noschese in scena fino al 22 ottobre, non era stato accompagnato dal solito battage pubblicitario che contraddistingue le prime del Nazionale. Secondo indizio che qualcosa non andasse è stata una sala semivuota durante una replica domenicale. Il terzo, i primi minuti dello spettacolo: da inarcamento sopraccigliare! Fortunatamente però si trattava di indizi fuorvianti.
The Blues Legend, infatti, cresce ed esplode al passare dei minuti grazie soprattutto ad una colonna sonora che attinge a piene mani dal repertorio soul e rhythm&blues degli anni Sessanta e Settanta. Repertorio eseguito rigorosamemente dal vivo e impreziosito dalla performance di un cast scatenato in cui una menzione d’onore merita sicuramente Loretta Grace, ormai una veterana del genere. Ma i protagonisti hanno anche un altro merito, quello di divertire e divertirsi, contagiando con la propria energia anche il pubblico in sala, coinvolto in prima persona nelle ultime battute del musical.
E veniamo alla note dolenti, legate soprattutto all’esile storia che fa da trait d’union alle varie esibizioni canterine: i protagonisti sono dodici personaggi, ognuno con voglia di riscatto. Mentre gli uomini, eterni Peter Pan, lo cercano attraverso la rifondazione della loro storica band, nonostante gli acciacchi dell’età, le donne, tanto per cambiare, si battono per convincere le loro rispettive metà ad accettare le responsabilità della vita. Insomma, la fiera del clichè. Altra cosa che lascia perplessi è l’assenza di sovra/sottotitoli durante le esibizioni canore, scelta che rende difficioltoso il collegamento tra recitato (in italiano) e cantato, (in inglese) facendoli apparire come due corpi estranei incontratisi per caso sul palcoscenico.
Nonostante questi limiti, lo spettacolo merita un’apertura di credito per la sua capacità di regalare due ore di assoluta spensieratezza, dopo le quali la vostra adrenalina sarà alle stelle. Garantito.