Se dopo Avengers: Endgame il vostro desiderio (momentaneamente) sopito di viaggi temporali e realtà alternative è ritornato a galla più forte che mai, Future Man è la serie che fa per voi. Decisamente.
Sbarcata lo scorso 24 aprile sulla piattaforma streaming Amazon Prime Video, con colpevole ritardo rispetto alla sua prima messa in onda avvenuta nel 2017 negli Stati Uniti, la serie è un mix di topos singolarmente già visti e sentiti in decine di pellicole fantascientifiche, ma dosati in modo tale da creare un prodotto degno di attenzione e che non deluderà gli appassionati del genere. E di Ritorno al futuro. Soprattutto di Ritorno al futuro.

Protagonista della serie è Josh Futterman (Josh Hutcherson, degno erede di Michael J. Fox) un giovane e frustrato addetto alle pulizie presso la Kronish Corporation, che nei ritagli di tempo si dedica all’attività che gli riesce meglio: giocare a Biotic Wars con l’obiettivo di superare il livello 83. Livello che, una volta raggiunto, catapulterà Josh in un’avventura temporale più grande di lui, insieme a due improbabili (e ingombranti) compagni di viaggio arrivati direttamente da un futuro distopico: l’anaffettiva-con-un-trauma-alle-spalle Tiger (Eliza Coupe) e il violento-ma-con-un-animo-artistico Wolf (Derek Wilson).
Con l’arrivo dei due viaggiatori temporali inizieranno una serie di maldestri tentativi di alterare il passato al fine di scongiurare un futuro degno di serie carbonare come Capitan Power e i combattenti del futuro.
Per non parlare della colonna sonora che attinge a piene mani a tutte le hit più hit degli anni Ottanta e dintorni, tanto che con molte puntate potreste imbastire una puntata di Sarabanda nel salotto di casa.
Unica pecca in tutto questo profluvio di aspetti positivi, gli effetti speciali che per una serie (anche) fantascientifica sono davvero al risparmio: per fortuna,però, la produzione evita di colmare certe lacune visive con una CGI made in China. E di questo gliene siamo grati.
Insomma, Future Man è sicuramente una serie da vedere, in quanto si distingue nel mare di produzioni che stanno invadendo le tante piattaforme ormai in circolazione ed erodendo le nostre ore di sonno.
Speriamo solo che la seconda stagione, già andata in onda negli States e che presumibilmente vedremo sempre su Amazon Prime Video, sarà all’altezza della prima e non anneghi in una vagonata di facepalm.