A Figueres, città natale dell’artista catalano, a soli 30 minuti di distanza da Girona, facilmente raggiungibile sia in macchina che in treno, Salvador Dalì fece costruire il suo Teatro Museo, progettato sui resti dell’antico Teatro Municipale della città, andato quasi completamente distrutto in un incendio alla fine della guerra civile spagnola. L’idea del progetto nasce all’inizio degli anni Sessanta, quando Ramon Guardiola, allora sindaco di Figueres, chiese a Salvador Dalí di donare un’opera per il Museu de l’Empordà. Dalí rispose che non avrebbe donato solo un’opera d’arte a Figueres, ma un intero museo: “Dove, se non nella mia stessa città, dovrebbe perdurare il più stravagante e solido del mio lavoro, dove se non qui? Il Teatro Comunale, o ciò che ne restava, mi parve molto appropriato, e per tre motivi: primo, perché sono un pittore eminentemente teatrale; secondo, perché il teatro sta proprio davanti alla chiesa dove sono stato battezzato; e terzo, perché proprio nell’androne del teatro ho ospitato la mia prima mostra”.

Dagli anni Settanta in poi Dalí si dedicò completamente al progetto museale, che fu inaugurato ufficialmente il 28 settembre 1974. La cupola geodetica che svetta sull’edificio, opera dell’architetto Emilio Pérez Piñero, è oggi emblema del Teatro Museo e icona della città.
«È ovvio che esistono altri mondi, questo è certo; ma, come ho già detto in tante altre occasioni, questi altri mondi sono dentro il nostro, risiedono sulla terra e sono proprio al centro della cupola del Museo Dalí, che contiene il nuovo, insospettabile e allucinante mondo del Surrealismo” (Dalì).
Il Museo è progettato per far vivere ai visitatori un’immersione completa e totale nel mondo surreale dell’artista, ospitando circa 1.500 opere che prendono il via dalle sue prime esperienze artistiche (impressionismo, futurismo, cubismo, ecc.) alle più note creazioni surrealiste, fino agli ultimi anni di vita.
Vi potrete imbattere in figure decadenti e puntellate come Lo spettro del Sex Appeal o nel misticismo nucleare di Leda Atomica e Galatea delle sfere, che mettono in mostra il suo amore per la scienza e per la sua musa, la moglie Gala.
Lasciatevi guidare dalla Rainy Cadillac per scoprire quindi le tre aree del museo: il colossale teatro, dove ogni elemento è parte inseparabile del tutto; l’insieme delle gallerie dove poter ammirare dipinti, sculture, installazioni e fotografie; infine le sale espositive Dalí·Jewels, che contengono i trentasette gioielli d’oro e pietre preziose dell’ex collezione Owen Cheatham, oltre a due gioielli realizzati in seguito e ai precedenti disegni del pittore.
Un percorso davvero unico, per non parlare della Mae West Room, vero paradosso visivo, in cui entrerete direttamente all’interno della testa di Mae West, sex symbol della Hollywood degli anni ’20, trasformata in uno spazio fisico quale un appartamento delimitato dalla parrucca bionda come tenda, inserita nel 1976 nel Guinness dei primati come la parrucca più grande realizzata fino a quel momento, le labbra sono un roseo divanetto, il naso un camino, quadri astratti appesi alla parete a rappresentare i suoi occhi.
Infine un vero gioiello, in mostra fino al 30 settembre 2022: La Divina Commedia di Dante Alighieri illustrata da Salvador Dalí. Si tratta di una selezione unica di disegni poco conosciuti, sebbene tematicamente correlati, in mostra per il 700° anniversario della morte dell’illustre poeta e filosofo fiorentino. Progetto commissionato a Dalì dall’Istituto Poligrafico dello Stato Italiano nel 1950 in previsione della commemorazione della nascita del poeta, la commissione fu poi annullata a causa di diverse vicissitudini. I cento acquerelli originali a cui l’artista ha lavorato tra il 1950 e il 1952 a Portlligat, nel suo periodo mistico-nucleare, sono stati riprodotti in questa edizione limitata dall’editore francese Joseph Foret tra il 1959 e il 1963, in collaborazione con Éditions d’Art Les Heures Claires.
Ultima curiosità: ricordatevi di lasciare un saluto al genio nella cripta in cui è sepolto, al centro del Museo, vicino all’area destinata alla mostra dei gioielli.
E per chi volesse trattenersi una notte in città, per visitare con calma il museo e le sorprese che riserva Figueres, un’ottima base è senz’altro l’Ibis Styles Figueres Ronda (leggi qui l’approfondimento).
Teatre Museu Dalì de Figueres
Plaça Gala i Salvador Dalí, 5
17600 Figueres, Girona, Spagna
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