
[rating=3] Le prime sono sempre ad alto rischio. Ma “the show must go on”; lo spettacolo deve continuare. Rimandato per abbassamento di voce di Enrico Montesano, rischiava di saltare anche questa volta, poichè Pippo Baudo era a letto per un malanno. Montesano ha deciso di dar fuoco alle polveri e di celebrare il “Sistina” anche senza un mattatore.
Sistina story è la celebrazione di un “genere” che ha fatto sognare generazioni, negli anni ’60 e ’70, evocando nostalgia ed emozioni. Si parte con musica dal vivo, con la brava presentatrice che sostituisce Baudo, con Montesano che rievoca il suo Rugantino, in grandissima forma e protagonista degli spettacoli che furono. Ballerini, e due “primedonne” che cantano, ballano e duettano alternandosi in scena con grande disinvoltura e apprezzabili qualità canore.
I ricordi di Garinei e Giovannini, Trovajoli, Bramieri, Fabrizi, Rascel, Mastroianni, Alida Valli, Modugno, Bice Valori, Paolo Panelli, Proietti, anime pulsanti della storia della commedia musicale. Bellissimi i momenti con grande partecipazione del pubblico all’esecuzione delle canzoni che hanno fatto da colonna sonora agli spettacoli celebrati: “Roma nun fa la stupida stasera”, “Domenica è sempre domenica”, “La ballata di Rugantino”, “Un bacio a mezzanotte”, “Hello Dolly”.
Due ore di ricordi, ma anche un preciso monito per il presente ed il futuro: il teatro vive se gli attori ci sono. Bisogna fare sacrifici per arrivare, ed i grandi del passato ce lo hanno insegnato. Gli applausi a scena aperta, decretano i successo della prima ed un saluto a Pippo Baudo di pronta guarigione.