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Rukeli(e) il pugile zingaro ucciso dal Reich rivive nello spettacolo trionfatore al Fringe

Gianmarco Busetto conquista il palco della scena off più amata di sempre, vice il Fringe 2016 lo spettacolo “9841-Rukeli”

Degna finale quest’anno al Fringe nella splendida cornice liberty del Qurinetta caffè dove a contendersi l’agognato titolo della scena emergente capitolina, sono stati 9841-Rukeli di e con Gianmarco Busetto e La Fanciulla col cesto di frutta di Francesco Colombo con Marco Celli, Michele Ragno, Adalgisa Manfrina e Grazia Capraro, opera diversissime e affascinanti, l’una monologo incentrato sulla stroia del pugile “zingaro” Johann Trollmann, detto Rukelie, prima ossannato dalla Germania pre-nazista e poi ucciso in un campo di concentramento e l’altra divertente tableau vivant di quadri annoiati e ribelli alla Galleria Borghese.

Bella finale, bel duello, trionfa in finale l’opera di Busetto che riporta sotto i riflettori una vicenda umana poco nota, ma in tempi recenti rispolverata in letteratura da vari autori fra cui Dario Fo (Razza di Zingaro, Chiarelettere 2016), parabola intensa, dura, emozionante di un uomo vissuto nella leggenda di sé stesso, che osò sfidare il concetto di “pugilato ariano” presentandosi sul ring coi capelli ossigenati e ricoperto di farina, vincendo tutto, forse troppo.

Meritato secondo posto per il divertissement di Colombo, che immagina animarsi i quadri di galleria Borghese, in costante lotta col proprio autore; bravi tutti, non a caso premiati come migliori attori emergenti (anche premio del pubblico), ma una menzione speciale la riserviamo a Marco Celli, straordinario nelle sue pose grottesche di Mario Minniti e Caravaggio, intrappolati per sempre in un’opera che rivendica la sua identità affrancata dall’autore. Tripletta di onori per Claudia Gusmano, già premiata l’anno scorso con Taddarite, quest’anno porta a casa miglior drammaturgia, premio Fringers to Fringe (il premio assegnato da tutte le compagnie partecipanti) e miglior attrice per l’opera Mozza.

Tris anche per GiovanBartolo Botta, ormai personaggio noto e apprezzato della scena off, che conquista il premio della critica, premio Spirito Fringe (ex aequo con  Il cielo è cosa nostra) e quello come miglior attore per Antigone fotti la legge. Fra gli altri premiati Special Off a Viviamoci di Giorgia Gigia Mazzucato, premio Comedy a Principesse e Sfumature di Chiara Becchimanzi, già in tournée, ritira il premio un inorgoglito padre, nonchè direttore artistico del teatro Tognazzi di Velltri, in ultimo miglior regia a Vania Castelfranchi per Noi Che vi Scaviam La Fossa e menzione speciale del periodico Laici.it assegnata a MUD Poeti in Trincea.

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