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Nella Scatola Nera di Roberto Latini

Al Magnolfi di Prato Roberto Latini ha interpretato il suo spettacolo Metamorfosi. Scatola Nera, in un bellissimo remix tra Ovidio, Shakespeare e Pirandello.

[rating=4] Parafrasando la celebre battuta di Marilyn Monroe in Quando la moglie è in vacanza, “Rachmaninov mi distrugge”, potremmo dire “la voce di Roberto Latini distrugge”. Una voce che è una rivelazione, un sogno, uno strumento musicale in grado di suonare note di ogni colore e forma. Una dea che si diverte a generare epoche, non moderne né antiche, ma nuove.

Si sciolgono i contorni di Metamorfosi. Scatola nera, questo il nome della performance andata in scena a Contemporanea Festival, nella serata di punta in cui l’interiorità di Roberto Latini si è riversata come lava gelida sul pubblico, planando sulle splendide suggestioni sonore di Gianluca Misiti. Una ricerca di timbri dolci e materni, poi infuriati e distorti, con parole che veleggiano o si fermano esauste, per marcare il silenzio, un “silenzio assurdo”. I cambi d’abiti si susseguono lenti nella tenue declinazione di un disperarsi per amore e cercare se stessi in uno stagno, come Narciso, o nel fiume, come Ofelia, o nell’affetto per una figlia, come nelle parole di Mariangela Gualtieri. Il disastro della forma contro la sostanza è scongiurato, perché qui le due si sfiorano procreando fiori, storie ancestrali di eroi, pazze corse contro il tempo.

Con una selezione di brani letterari di atroce bellezza, da Ovidio a I Giganti della Montagna di Pirandello, passando per l’Amleto di Shakespeare e terminando con Emily Dickinson, Latini attua anche un remake di alcuni suoi spettacoli, innestando la magnificenza dei versi con il vero spirito del teatro – un corpo d’attore attraversato da stati d’agitazione poetica, quasi attimi sacri. In divenire perpetuo. La paura del mito si placa con immagini a volte sfocate, a volte terribili e fragili, incomprensibili come uno slancio verso l’alto, in un’operazione che riesce solo a chi conosce la magia dell’arte teatrale: quella di creare tutto dal niente.

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