Sedici anni fa gli attori che questa sera incontriamo nello spettacolo Fantasmi, erano poco più degli allievi in erba, condotti “alla scuola” da Nanni Garella. Ora sono degli attori bravi, sperimentativi che dialogano incessantemente con se stessi e la scena. Sono gli attori di Arte e Salute, che hanno debuttato con Fantasmi di Pirandello all’Arena del Sole a Bologna.
L’opera pirandellina, che vediamo in scena, esce nel 1931 su “la Nuova antologia”, come capitolo primo de “I giganti della montagna”.
Nella villa detta la Scalogna, abitano gli scalognati, figure mistiche, che perduto il loro passato misterioso si ritrovano uniti in una comunità solidale e felice, creata da turbamenti personali e collettivi, da immagini, magie, sogni, ma soprattutto fantasmi. E’ il mago Cotrone (Moreno Rimondi), l’artefice assoluto del mondo della Scalogna, che tesse incantesimi e come capo affabulatore tiene in pugno con tenerezza la piccola collettività. «Personaggi strani – dice Garella- che tentano la via di un ricongiungimento totale con la natura; persone che vivono di poco, in maniera quasi francescana».
Questi attori di Arte e Salute hanno il pregio di saper interpretare se stessi sulla scena, cedendo al personaggio nient’altro che il proprio Io personale. E’ il loro essere puri che è poesia per lo spettacolo, una poesia semplice, ma che ha alle spalle un fardello pesante e ostinato, in sostanza quello delle loro vite.