Home Musical Imparando a volare in alto “Saranno Famosi” al Teatro Olimpico

Imparando a volare in alto “Saranno Famosi” al Teatro Olimpico

In scena fino al 30 novembre per la stagione dell’Accademia Filarmonica Romana

Che Dio ci aiuti si vocifera di qui e di lì sul palco e che la fortuna davvero arrida ai ragazzi delle audizioni e dalle parole di qualche ragazzo o ragazza ce l’ho fatta “Siamo al Performing Arts School di New York dice dall’alto della scala Miss Shermann sono la preside dell’accademia e vi do il benvenuto”. Davanti agli allievi che festeggiano e ballano l’agognato ingresso sfilano Mr Myers o Garrison Rochell, docente di recitazione, Miss Bell o Lorenza Mario insegnante di danza e Mr Sheinkopf o Stefano Bontempi maestro di canto e tutti insieme si continua su “…è dura ma recitare si può,…è dura ma danzare si può,… è dura ma cantare si può…” su coreografie dello stesso regista Luciano Cannito e Fabrizio Prolli. E il pubblico, già conivolto, apprezza.

Siamo a scuola e come sempre e memori della serie tv datata, ma molto apprezzata, seguita, stimolante, nei corridoi chi studia Čechov, piuttosto che Shakspeare ed è concentrato e chi nel sogno di interpretare  Giulietta già sceglie il suo Romeo o Nik Piazza bravissimo e coinvolgente Flavio Gismondi e così nascono le prime storielle: il pepe della vicenda in scena. Se il maestro di recitazione testa i nuovi allievi, emerge dal Bronx Alfredo Simeone.

E si passa alla danza ove la superlativa Lorenza Mario, classe, bravura, e presenza come da memorabili shows del Salone Margherita, tra classici, irriverenza e maestria scopre i primi ballerini Tyrone Jackson che ricorda il noto Leroy, ovvero bravissimo, ribelle, ma nulla da eccepire: è nel personaggio Raymond Ogbogbo, Iris Kelly o Greta Arditi. E si  i programmi sono classici, ma nel canto i ragazzi prediligono calarsi in un gruppo rock ed ecco emergere Shlomo o Alessio Solla e la nota cantrante di amici Mabel Washington o Martina Giovannini appunto che voce!

E nel dibattito eterno tra ingessati programmi di studio e l’arte che cresce e si modifica al cambiare delle epoche, dei nuovi stimoli, si assiste al battibecco tra la preside o professoressa di lettere Miss Shermann e Tyron: sulla lingua: non ha superato il primo esame, ma proviene da un’altra cultura ed è ineccepibilmente bravissimo e la docente di danza lo vuole ad ogni costo: l’arte appunto segue altre regole e chiede elesticità ed aperture. Dura ma che brava Barbara Cola e irreprensibile nel ruolo della bacchettona. Ma chi la dimentica come ineccepiblie madre di Giulietta appunto in “Romeo e Giulietta- Ama e cambia  il mondo”. Se supererà la seconda data di esame l’allievo fuori serie e di colore sarà riammesso alle lezioni e qui la sfida che ciude il primo atto.

A suon di flamenco si riapre la scena e se il rosso fa mood la scuola prepara uno spettacolo per fine anno. Per recitazione le prove vertono appunto su Romeo e Giulietta e se Nick è designato al ruolo di Tebaldo, chi è Romeo: appunto il ragazzo del Bronx: no non va. Il cruccio negli spogliatoi di chi ha sempre fame ma la danza chiede sempre dieta, ma allora non è meglio fare la cantante, pensa a voce alta! E se Carmen ambisce a volare in alto e annucia di lasciare la scuola per trasferirsi a Los Angels, chi l’apprezza e ci fa qualche pensierino: è il caso di Shlomo, la sconsiglia e se ne rattrista.

Qui tra i banchi eccola la voce dello spettacolo seconda a Sanremo 1995, in un assolo bellissimo, a grande vibrazione e intensità, talora coperta, nella comprensione delle parole da un orchestra dal vivo forse troppo amplificata. Bravissima Barbara Cola. L’anno di corso sta finendo Romeo e Giuletta sono come nei sogni di Ginevra Da Soller sia a scuola che fuori. Carmen torna  e canta  “ … se lo vuoi, lo avrai…” e racconta intanto tossisce, ha imparato la droga, la lap dance, i locali, i marciapiedi e qualche pò dopo si saprà è morta.

E con “Remeber my name | (Fame) | I’m gonna live forever | I’m gonna learn how to fly | (High)” tutti allievi e docenti in scena per i saluti, smoking bianco a mezza giacca ‘paillettata‘ argento, mentre i ballerini incitano il pubblico alla festa con “Remember Remember Remember Remember | Remember Remember Remember Remember”.

Bello spettacolo la parte dei docenti meriterebbe miglior cura interpretativa e recitativa. Ma la musiche e i balletti vincono tutto e portano applauso e partecipazione meritata.

PANORAMICA RECENSIONE
Regia
Drammaturgia
Attori
Allestimento scenotecnico
Pubblico
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imparando-a-volare-in-alto-saranno-famosi-al-teatro-olimpicoSARANNO FAMOSI <br>FAME – THE BROADWAY MUSICAL <br>in accordo con Music Theatre International <br>ideato e sviluppato da David De Silva - testi di José Fernandez <br>liriche Jacques Lévy - musiche Steve Margoshes <br>la canzone “Fame” è scritta da Dean Pitchford e Michael Gore <br>con <br>BARBARA COLA Miss. Sherman - GARRISON ROCHELLE Mr. Myers LORENZA MARIO Miss Bell - STEFANO BONTEMPI Mr. Sheinkopf <br>e con <br>ARIANNA BORGOGNO (Carmen Diaz), FLAVIO GISMONDI (Nick Piazza), GINEVRA DA SOLLER (Serena Kats), ALFREDO SIMEONE (Joe Vegas), <br>RAYMOND OGBOGBO (Tyrone Jackson), ALESSIO SOLLA (Shlomo), GRETA ARDITI (Iris Kelly), <br>ARIANNA MASSOBRIO (Grace), FRANCESCO CENDERELLI (Goody) <br>e direttamente da AMICI <br>MARTINA GIOVANNINI (Mabel Washington) <br>Coreografie Luciano Cannito <br>Scene Italo Grassi | Costumi Veronica Iozzi <br>Direzione Musicale Giovanni Maria Lori <br>Disegno Luci Valerio Tiberi I Video Roberto Loiacono <br>Regia di LUCIANO CANNITO

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