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La ragazza del treno di Paula Hawkins

L'avvincente thriller vero best seller, con oltre 3 milioni di copie vendute solo negli USA

Come fai ad avere fiducia in qualcuno quando non puoi fidarti neanche di te stessa? E’ questa l’immagine che Rachel Watson, la protagonista del libro, dà di se stessa per tre quarti della storia. Una trentenne inglese, triste sconsolata perché ha perso tutto. In primis, il grande amore della sua vita, Tom, poi la casa dove abitavano e dove ora vive con la sua nuova moglie – con la quale ha tradito Rachel – Anna, e la loro figlioletta, poi il lavoro e la casa. Con sua madre ha un pessimo rapporto, le rimane solo un’amica che cerca di aiutarla il più possibile, ma spesso a vuoto. Rachel ha un unico compagno di vita: l’alcool. Beve tutti i giorni e a volte tutto il giorno per dimenticare, per non pensare. Più beve e più commette sbagli, più commette sbagli e più beve. Un circolo vizioso dal quale difficilmente si esce da soli.

Un’eroina fuori dal comune, originale, fragile e instabile, non la solita brava ragazza e proprio per questo ne seguiamo le vicende con maggior entusiasmo. La storia inizia con Rachel che tutte le mattine prende il treno per recarsi in città (a Londra) seppur abbia perso il lavoro. Lo fa perché così si tiene occupata, mantiene viva l’apparenza e la finzione agli occhi di tutti che un lavoro ancora ce l’ha e conduce una vita normale.

La ragazza del treno

E proprio quel treno è fonte per lei di vita, vede sui vagoni e dal finestrino persone che immagina con una loro storia, in particolare una coppia, Jess e Jason nella sua fantasia, Megan e Scott nella realtà. Una coppia d’altri tempi che si ama e vive felice e contenta fino al giorno in cui Megan bacia un uomo che non è il marito e poi sparisce nel nulla e “l’ubriacona’ di Rachel si trova coinvolta nel caso. Forse anche felice di avere un ruolo e qualcosa di importante da fare. Cosa ha visto veramente Rachel la mattina prima della scomparsa di Megan? E’ veramente coinvolta? Chi era in realtà Megan? Da quel momento in poi un susseguirsi di colpi di scena, segreti e bugie svelate, vicende inaspettate tipiche di un thriller moderno e molto ben strutturato.

Rachel diviene ancora di più la chiave di volta del romanzo e ci affezioniamo anche ai suoi sforzi per liberarsi del bicchiere. Comprendiamo che suo marito l’ha tradita, non l’ha saputa aiutare e che in fondo ognuno di noi ha degli scheletri nell’armadio.

Per quanto riguarda lo stile, il romanzo è scorrevole e intrigante, appassionante e impegnativo al punto giusto. Un po’ lenta la narrazione all’inizio, con un intreccio che si dipana piano piano quasi a far partire il lettore in prima per poi dargli una brusca accelerata dopo l’incidente di Megan. A parlare in prima persona sono tre donne con tre punti di vista differenti: Rachel, Anna e Megan. Scopriamo le loro profondità proprio grazie a questo espediente con il quale, sotto forma di diario, le tre giovani si confessano di volta in volta.

I temi affrontati sono tanti e importanti: l’alcolismo, i tradimenti, la violenza sulle donne, la depressione. I personaggi non sono statici, si evolvono e si rivelano nelle loro debolezze.

Una lettura consigliata ai coraggiosi, a chi prende il treno tutti i giorni e a chi non vuole trovarsi impreparato prima dell’uscita del film, in Italia il 3 novembre ★★★★ La ragazza del treno con Emily Blunt leggi la recensione.

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