
Per il quarto anno consecutivo il jazz italiano è ritornato nelle terre colpite dal sisma che sconvolse prima L’Aquila e successivamente alcuni luoghi come Amatrice, e altri posti meravigliosi dell’Umbria e delle Marche, per poter dare vita ad un evento straordinario “Jazz Italiano per le Terre del Sisma” promossa da MiBAC – Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e dal Comune dell’Aquila-Comitato Perdonanza, sostenuta da SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, in qualità di main sponsor, con il supporto di NUOVOIMAIE e il contributo tecnico di CAFIM, e organizzata dalla Federazione Nazionale del Jazz Italiano, dall’Associazione I-Jazz, dall’Associazione MIDJ – Musicisti Italiani di Jazz e dalla Casa del Jazz. Anche quest’anno, come nella scorsa edizione, ha portato più di 700 musicisti nelle città di Camerino (MC), Scheggino (PG), Amatrice (RI) e L’Aquila impegnati in più di 100 concerti che hanno permesso di ascoltare concerti di un livello musicale di altissimo livello.
Dopo quattro anni in cui, gratuitamente, “i musicisti si sono ritrovati per fare musica, con lo scopo principale di sostenere e aiutare le comunità afflitte dai terremoti” ricorda Simone Graziano, Presidente Midj (Musicisti Ialiani di Jazz) quella di quest’anno sarà l’ultima edizione. In realtà come affermato dallo stesso Direttore artistico nonché Presidente della Federazione Nazionale Jazz Italiano Paolo Fresu “nel 2019 il jazz italiano non lascerà i territori colpiti ma cambierà pelle. Dopo aver ospitato circa 2500 musicisti con oltre 400 concerti lasceremo questo evento nelle mani del Comune de L’Aquila e della Regione Abruzzo oltre che in quelle degli altri Comuni coinvolti. Ovviamente la Federazione fornirà loro tutto il supporto e la consulenza per far sì che diventi un appuntamento fisso nella prima domenica di settembre per tutto il jazz italiano”.
In questi quattro anni nei quali come affermato dalla stessa Ada Montellanico, responsabile Midj nella Federazione IJI “le giornate dedicate dal mondo del jazz alle zone colpite dal sisma sono tate un modello di sinergia tra tutte le componenti del jazz unite per una grande causa di solidarietà. Un messaggio forte di vicinanza, arrivato al cuore della popolazione che, attraverso la vitalità della nostra musica, ha vissuto con noi e il numeroso pubblico, giornate che rimarranno nella storia del nostro Paese».
In questi quattro anni dell’iniziativa “Jazz per le terre del sisma” ha prodotto, non solo una sinergia tra musicisti, cantanti, operatori del settore della comunicazione e dell’organizzazione degli eventi di jazz, associazioni jazz e direttori dei più importanti Festival jazz e gestori dei locali jazz dislocati sul territorio italiano, anche tantissimi fotografi tra i più importanti fotografi jazz d’Italia, che hanno voluto seguire i concerti di questi anni con la loro arte fotografica, che poi è stata raccolta in quattro libri (uno per ogni edizione, l’ultima in fase di prepararazione) che saranno la “memoria storica” del jazz degli ultimi 10 anni in Italia. Lo stesso Paolo Fresu ha dichiarato “Se mai si potrà fermare in uno scatto il pensiero che si cela nelle menti, questa pubblicazione vorrà essere un armonico sismografo o un delicato elettrocardiogramma emozionale, il naturale racconto delle giornate vissute in maniera intensa tra Lazio, Marche, Abruzzo ed Umbria”.
I primi tre libri, ideati e realizzati da MIDJ, prodotti in collaborazione con I-Jazz, e pubblicati da Postcart, sono stati venduti in numerosissime copie durante tutta l’edizione 2018 nelle quattro città coinvolte dall’iniziativa. Rispetto ai primi due libri, che hanno “raccontato” le prime due edizioni del 2015 e del 2016, il terzo, quello che riguarda l’evento dell’anno scorso, e quello dell’edizione 2018, hanno una marcia in più, in quanto, come raccontato dagli stessi coordinatori dei fotografi Paolo Soriani e Andrea Rotili “ sono il frutto del lavoro coordinato di 35 fotografi, che, a vario titolo si occupano di fotografia di jazz, e che hanno lavorato per coprire tutti gli eventi delle quattro giornate con l’intento di raccontare i singoli eventi in chiave non solo documentaria ma soprattutto autoriale”.
Il risultato è assolutamente strepitoso, ogni fotografo coinvolto nel progetto, è riuscito a dare una chiave di lettura personale ad ogni concerto, documentando non solo il singolo concerto, ma anche riportando l’atmosfera che si “vive” in ogni città coinvolta dall’evento, riuscendo a “cogliere”, ognuno a proprio modo e secondo una propria sensibilità professionale e fotografica, le emozioni, gli sguardi del pubblico, il cambiamento di città come L’Aquila o Amatrice che in pochi anni sono riuscite, grazie anche all’aiuto e al contributo dei fondi raccolti dall’evento, a rinascere dopo una tragedia come quella del terremoto che li aveva colpite duramente. In tutti i libri, ma soprattutto nell’ultimo e in quello che sarà pronto per l’edizione 2019, è assolutamente determinante il grande lavoro di squadra, voluto fortemente nel 2017 dai due coordinatori Paolo Soriani e Andrea Rotili (quest’ultimo sostituito, nel 2018, per motivi di impegni professionali che lo hanno tenuto lontano da L’Aquila da Emanuela Corazziari) che ha fatto incontrare 35 fotografi nel 2017, quasi 30 nel 2018,per collaborare insieme, in una strepitosa sinergia, e dare vita ad un progetto unico ed esclusivo, dimostrando che lavorando non solo con passione ma INSIEME, si possono raggiungere traguardi eccezionali.
In ogni libro c’è un vero e proprio racconto, firmato dai vari fotografi coinvolti nel progetto, sia delle emozioni vissute dai musicisti sui vari palchi dell’evento, ma anche degli angoli più belli e più caratteristici delle città coinvolte dall’evento, in piena ricostruzione, simbolo vero della loro rinascita, le piazze e i luoghi allestiti per i concerti, gli sguardi del pubblico che ha seguito gli eventi, gli abbracci e i sorrisi dei vari coordinatori dei palchi o dello stesso Direttore Artistico Paolo Fresu o del Comitato Organizzatore Ada Montellanico, Gianni Pini, Luciano Linzi, Corrado Beldi, o dello staff e Ufficio Stampa come Guido Gaito, Giulia Focardi, Maurizio Quattrini, Luca De Vito, sempre presenti dal primo giorno agli ultimi istanti della serata conclusiva, sempre disponibili con la stampa e con il pubblico, e sempre pronti a risolvere qualsiasi problema tecnico o organizzativo dell’evento.
I libri sono una testimonianza viva delle emozioni vissute ma anche dell’impegno profuso da tutti i fotografi coinvolti nel progetto, che hanno avuto modo di lavorare con serietà ma anche di dedicare alcuni momenti a parentesi divertenti, come testimoniano le varie foto che si sono scattati a vicenda sottopalco che ne documentano i sorrisi e lo spirito di squadra che hanno avuto modo di sviluppare e vivere durante tutto l’evento.
I Libri possono essere acquistati sul sito della Postcart www.postcart.com ad un prezzo speciale per tutti coloro che avranno voglia di acquistare un ricordo indimenticabile della storia del jazz italiano contemporaneo.