C’era una volta e c’è ancora una città di nome Hamelin.
Vi ricordate la storia del pifferaio di Hamelin? La favola raccontata dai Grimm gotica e piena di fascino viene oggi ripresa e citata da una delle case editrici più interessanti nel panorama editoriale italiano per ragazzi.
Orecchio Acerbo, segna sempre il tempo, buono o cattivo che sia per gusto, tendenza e cultura del momento in fatto di albo illustrato. Propone così tra le sue ultime novità un albo ispirato alla storia di Hamelin cercando di raccontare ciò che è successo poi… In realtà l’azione è spostata almeno di oltre seicento anni ed è proprio per quello che funziona: ci rende vicine le riflessioni che noi possiamo fare partendo da una vicenda gotica di cui non si sa assolutamente nulla se non che davvero verso la fine del 1300 scomparvero dalla cittadina tedesca 130 bambini. La ragione dell’albo non sta nell’indagare però sul perché sia successo né sul cosa sia accaduto dopo, piuttosto ci fa riflettere su cosa abbia significato il dopo.
Dire che certi capolavori sono libri per bambini è più che limitante. Le illustrazioni di Alice Barberini sono magnifiche, hanno tutto il sapore della nebbia, hanno tutta la poesia evocativa del disegno a matita con rimandi al film muto o alle atmosfere felliniane . Da finissima artista quale è, Alice porta il racconto ad alti livelli e attraversa trasversalmente tutte le età.
La qualità di stampa e quella a cui ormai Orecchio Acerbo ci ha abituati, anzi viziati.
Libro da avere quindi e da tenere presente per regali di grande pregio.