Home Fermate News Bologna “Viva l’Italia” firmato César Brie al Teatro delle Passioni di Modena

“Viva l’Italia” firmato César Brie al Teatro delle Passioni di Modena

Dal 13 al 17 novembre il Teatro delle Passioni di Modena ospiterà Viva l’Italia – Le morti di Fausto e Iaio: un testo inedito di un nuovo autore, Roberto Scarpetti, e un teatrante di lungo corso come César Brie ci raccontano un fatto di cronaca del passato, uno degli episodi più oscuri ed emblematici della storia del nostro paese: la storia raccontata da Viva l’Italia è quella delle morti di Fausto e Iaio, due diciottenni milanesi frequentatori del centro sociale Leoncavallo, uccisi a colpi di pistola la sera del 18 marzo 1978, due giorni dopo il rapimento di Aldo Moro da parte delle BR. Perché il teatro sia sempre un’esperienza necessaria e al centro della scena ci sia sempre l’essere umano.

«Rispetto agli spettacoli definiti di teatro civile – spiega l’autore Roberto Scarpetti – in Viva l’Italia non c’è un narratore onnisciente che conduce gli spettatori nei segreti e nei retroscena di un fatto storico: in questo caso la Storia è narrata in prima persona dai personaggi che l’hanno vissuta. Una drammaturgia storica, anzi cinque storie personali che intrecciandosi tra loro ricostruiscono il quadro d’insieme.

L’ambizione è quella di far rivivere al pubblico il passato come fosse presente, con tutte le emozioni, i sentimenti, la disperazione di persone reali, persone che sono state coinvolte in qualcosa più grande di loro, mentre la vita di tutti i giorni andava avanti, come se non fosse successo niente.»

con Andrea Bettaglio, Federico Manfredi, Massimiliano Donato, Alice Redini,Umberto Terruso
luci Nando Frigerio
suono e programmazione video Giuseppe Marzoli
progetto video Boombang Design
musiche originali Pietro Traldi

Viva l'Italia - foto Luca Del Pia

Dalle note di regia di César Brie

Il testo di Roberto Scarpetti è un lavoro difficile e affascinante. Nella prima stesura aveva una struttura di monologhi con pagine di altissimo spessore. Lavorando alla messa in scena insieme all’autore, siamo intervenuti dialogizzando i racconti dei cinque personaggi principali che ora quindi si confrontano con deuteragonisti in carne e ossa – ci riepiloga César Brie raccontando il lavoro delle prove.  Inoltre abbiamo sintetizzato alcuni passaggi, per favorire il ritmo delle scene e la fragile memoria dello spettatore teatrale che non può voltare pagina per ricordare un nome o un fatto.

Questo testo non è un documento. È una finzione basata su fatti reali, accaduti non troppo tempo fa. L’autore, nel creare questa finzione, ha reso esemplare un periodo della nostra storia che non si è conclusa ancora, almeno per quanto riguarda la giustizia dovuta alle vittime e i rapporti tra apparati deviati dello stato e il terrorismo nero.

Gli assassini di Fausto e Iaio non sono stati trovati. Ci sono i nomi e i sospetti, ma purtroppo non le prove che li inchiodano. Oggi va di moda accusare di tutto i magistrati. I grossi partiti (di destra e di sinistra) sopportano male un potere dello stato indipendente e cercano di controllarlo.

Questo lavoro ha cambiato il mio modo di ricordare gli anni tra il ’75 e l’82, in cui gestivo il Centro Sociale Isola, il primo Centro Sociale occupato a Milano. La notte della morte di Iaio e Fausto partecipai alla prima manifestazione spontanea, piena di sgomento e rabbia.

Spero che questo lavoro serva a ricordare, a capire, a inquietarci e aiuti i più giovani a capire cosa accadeva in questo paese quando i loro genitori erano ragazzi.

Biglietti: € 12 / € 8,50

Maggiori informazioni: www.emiliaromagnateatro.com

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