A Terricciola, nell’antico Borgo di Casanova, tra Pisa e Volterra, il Boutique Hotel Laqua Vineyard ospita lo stellato Cannavacciuolo Vineyard, dove la mano sicura del resident chef Marco Suriano, giovane, ligure, e già formato sotto l’egida di Antonino Cannavacciuolo, orchestra una cucina che è sintesi di tecnica, emozione e territorio.
Entrare al suo interno è un po’ come assistere a uno spettacolo. Si è accolti in uno spazio che unisce elementi moderni e richiami alla tradizione, con pareti in parte restaurate che lasciano intravedere la storia dell’edificio. I soffitti ad archi riflettono la luce grazie a rivestimenti dorati, creando un’atmosfera calda e teatrale. La cucina a vista e il grande bancone dei vini si fronteggiano come due palcoscenici: la gastronomia e l’enologia diventano così i protagonisti di una scena immersiva. Tendaggi teatrali modulano spazi e luce, creando un ambiente raffinato pensato per accompagnare il racconto del gusto.

L’esperienza inizia con un calice di Alta Langa DOCG Pas Dosé 2019 “For England Rosé” Contratto, e una sequenza di amuse-bouche pensati come piccole dichiarazioni d’intenti: takoyaki alla pappa al pomodoro con gelée al basilico, un crostino di fegatini nobilitato da una composta di acciughe e capperi, e una sorprendente tartelletta ai carboni vegetali con baccalà mantecato e maionese al prezzemolo. Un benvenuto dello chef creativo, ironico, rispettoso delle radici.
Nel piatto successivo, una foglia di Sangiovese marinata e fritta, abbinata a crema di uvetta e sarde marinate, e grissini alla farina di ceci, che evocano la cecina pisana ma la superano, giocando tra consistenze, acidità e dolcezze inattese nel segno di una Toscana senza cliché.
Poi arriva l’equilibrismo marino: un sashimi di branzino con sabbia ghiacciata al caprino, basilico e tomatillo, in abbinamento al Vermentino 2023 La Spinetta con note della macchia mediterranea e sentori di frutta. Un piatto fresco, raffinato, che sa di vento salmastro e colline soleggiate.
I tordelli ripieni di maialino omaggiano i plin piemontesi, ma con una narrazione nuova: il latte di bufala con aglio nero regala profondità umami, mentre il brodo vegetale e la focaccia alla patata rossa creano un contrappunto aromatico e rassicurante. Il vino in abbinamento, il FARO 2022 di Le Casematte, dalla Sicilia, sorprende e conquista, come uno scambio di battute tra due amici di terre lontane.
Il piatto più ardito è la tagliata di manzo con canocchie, ciliegie e bagnetto rosso, impreziosita da un ketchup di ciliegie di Lari. Qui la carne dialoga con il mare e la frutta, trovando un equilibrio al limite del provocatorio, ma sempre centrato. A sostenerlo, il Côtes-du-Rhône 2020 “Le Bouquet des Garrigues”: erbaceo e profondo.
La selezione di formaggi, ampia e curata, è un piccolo viaggio nel viaggio, tra Piemonte, Toscana, Friuli e Francia. Spiccano il Sancarlone al caffè, un erborinato novarese sorprendente, e il Castelmagno, re indiscusso delle valli piemontesi, il Blu di Ollasca stagionato 24 mesi, il vaccino affinato in fieno 4 mesi del locale Caseificio L’Avvenire. Ma la vera sorpresa è la meringa di latte d’asina del Friuli Venezia Giulia: soave, quasi dolce, davvero unica.
Il pre-dessert, gelato al miele, crumble di yogurt di capra e polline, con insalata di erbe e mostarda, è poesia agreste. L’olio d’oliva prodotto in collaborazione con La Spinetta chiude il cerchio tra cucina e terra.
Il dessert finale, pane, cioccolato e sale con rhum, è un omaggio alla golosità consapevole, unito a un Recioto della Valpolicella 2018 da meditazione. La piccola pasticceria, madeleine al limoncello, toffee al lampone, cioccolatino al 75%, chiude con eleganza il percorso.
Al Cannavacciuolo Vineyard la Toscana si reinventa, dialoga con il Piemonte e si apre al mondo, attraverso una cucina sincera e creativa con equilibrio, frutto di passione, studio e rispetto per il territorio.
Accanto al ristorante, Laqua Vineyard propone sei suite eleganti ricavate all’interno di una villa padronale, affacciate sui filari di proprietà. Gli interni alternano materiali naturali e linee pulite, con affaccio sui vigneti e piscina panoramica. L’accoglienza è informale ma attenta, pensata per una clientela in cerca di tranquillità, qualità e una cucina che racconti il territorio senza stereotipi.
Cannavacciuolo Vineyard
Via del Teatro, 8
56030 Casanova PI
https://laquavineyard.it