A pochi passi da Porta Ovile, nel cuore di Siena, si trova Campo Cedro, il ristorante nato dal sogno dello chef giapponese Kohsuke Sugihara. In un contesto intimo e accogliente, il locale rappresenta un punto d’incontro tra la cucina tradizionale toscana e il raffinato minimalismo giapponese.
Con un passato che spazia da Yokohama ai grandi ristoranti italiani, Sugihara ha saputo fondere sapientemente le sue radici orientali con le tecniche e i sapori del Bel Paese. Il risultato è una proposta gastronomica innovativa, che celebra materie prime di altissima qualità lavorate con rispetto e creatività.
Campo Cedro accoglie i suoi ospiti in un ambiente intimo ed elegante, con una ventina di coperti all’interno e una terrazza esterna perfetta per la bella stagione. Il design tende alle tonalità dell’ocra, creando un’atmosfera calda e raffinata, ideale per chi desidera un’esperienza rilassata e curata nei dettagli.

Il cuore dell’offerta di Campo Cedro è il menù degustazione, con un’ottimo rapporto qualità/prezzo: un viaggio tra sapori intensi e armonie sorprendenti. Ogni piatto racconta la filosofia dello chef, basata sull’equilibrio tra tradizione e innovazione.
Si inizia con amuse-bouche vera esplosione di sapori, tra chips di mais con crema di broccoli e alici, la sorpresa di una testa di gambero croccante con salsa di soia e maionese di sesamo, chips di pane con polpo e formaggio fresco, crocchette di ombrina in salsa alla puttanesca, salmone scottato su salsa allo yogurt e mela verde, paté di fegatini di pollo accompagnati da crema al limone. Accompagnati da un calice elegante di Frecciarossa.
Il primo piatto stupisce per delicatezza e complessità. Il filetto di sgombro marinato con miso e arancia, servito con purea di zucca, radicchio al balsamico arrosto e una sferificazione di brodo dashi: il sapore umami del miso si bilancia con le note agrumate dell’arancia.
Segue un involtino di orata con provolone piccante, pomodoro confit e basilico, una combinazione che rompe i luoghi comuni: l’orata si sposa perfettamente con il provolone piccante e l’acidità del pomodoro, il tutto accompagnato da una delicata salsa allo zafferano e robuste taccole.
Il percorso continua con un risotto al pesce con crema di broccoli e bottarga, dal sapore intenso e avvolgente.
Si vira quindi alla terra con i cannelloni ripieni di ragù bianco di cinghiale, con cavolo nero saltato in padella e salsa all’aglio, un omaggio alla tradizione toscana.
Si torna al mare con un delicato filetto di salmone marinato e leggermente affumicato, accompagnato da carpaccio di mela verde, panna acida all’erba cipollina e verdure scottate. Un gioco di acidità e freschezza, esaltato da una tecnica impeccabile: un piatto che lascia il segno.
La degustazione salata si chiude con un grande classico dello chef: la pancia di maiale cotta a bassa temperatura. Tenerissima e ricca di sapore, viene esaltata da una crema allo zenzero che aggiunge una nota fresca e pungente. Le cipolle in tempura regalano croccantezza, mentre la pera cotta nel vino rosso richiama elegantemente i profumi speziati del vin brulé, creando un equilibrio di contrasti che sorprende il palato. Un piatto raffinato e ben costruito.
Un predessert con una meringa alla francese farcita con gelée di bergamotto e mousse di yogurt, da gustare in un sol boccone, ci guida al dolce, un inno alla stagionalità e alla creatività. Un tortino di castagne con salsa al rum e gelato ai cachi, che esplora tutte le consistenze di questo frutto autunnale. Il finale perfetto è rappresentato da un assortimento di sfiziose petit four.
Ogni piatto è accompagnato da una selezione originale di vini a cura del maître di sala Paolo Amerato, con etichette provenienti da piccoli produttori italiani e internazionali. Si passa da un Trebbiano e Malvasia umbro a un Nero di Troia pugliese, fino a un Sauvignon neozelandese dalle note esotiche, ed un Rosso napoletano, in un percorso che arricchisce e completa l’esperienza.
Campo Cedro, che prende il nome dalla traduzione italiana del nome dello chef, si distingue per una cucina capace di innovare senza tradire le radici. Kohsuke Sugihara porta in tavola non solo il frutto della sua esperienza e della sua creatività, ma anche una visione che esalta la materia prima e la rende protagonista di un racconto intrigate. Consigliato per chi ama essere sorpreso, senza mai perdere il contatto con l’autenticità.
Campo Cedro
Via Pian D’Ovile, 54
53100 Siena (SI)
www.campocedro.com