Nel cuore pulsante del quartiere Vauban, a Marsiglia, ai piedi della basilica di Notre-Dame de la Garde che domina la città con il suo sguardo materno, sorge un ristorante che ha fatto dell’istinto la sua bussola e della consapevolezza ambientale il suo credo: Mijoba.
Qui, nessuna carta fissa: il menu cambia ogni giorno, modellato sul ritmo dei mercati, delle maree e, soprattutto, sull’umore creativo dello chef. David Mijoba, anima e mente del locale, è nato in Venezuela ma ha trovato a Marsiglia il terreno fertile per far germogliare una cucina che racconta le Ande, il Mediterraneo, e ogni latitudine attraversata dai suoi viaggi. Il suo è un approccio libero, sempre in divenire, dove tecnica e improvvisazione convivono in un delicato equilibrio.

Il locale, con circa 30 coperti tra interno e terrazza esterna, si presenta informale, accogliente, vibrante di personalità, proprio come la sua cucina. Una parete lasciata a pietra viva, pavimento in cemento lucidato, tavoli in legno grezzo, sedie colorate, dettagli scelti con cura ma senza pretenziosità costruita: tutto concorre a creare un ambiente artistico, spontaneo, vivo. A pranzo il menu è conciso ma di sostanza: tre antipasti, due portate principali, due dolci.
E quando arriva il piatto, la narrazione si fa esperienza diretta. La seppia d’Arcachon, tenerissima e perfettamente grigliata, viene avvolta in un brodo iodato che restituisce al palato l’eco del mare aperto, contrastato con eleganza dalla freschezza vivace delle verdure lactofermentate e dal sapore terroso e profondo dei funghi neri all’aglio. Il tutto adornato con fiori biologici commestibili. Un inizio che già dice molto dell’intelligenza gustativa dello chef.
Segue un piatto che è una sinfonia vegetale: carciofi violetti marinati a crudo come crisantemi, sottili petali che si sciolgono in bocca, accompagnati da pecorino affinato 24 mesi, olive e un velo di lardo a coprire il tutto: un gioco di consistenze e sapidità che oscilla tra Mediterraneo e Appennino, con una precisione quasi musicale.
Poi il mare torna protagonista con il merluzzo giallo dalla pelle croccante e la carne succosa. Il burro all’aglio e limone, accarezzato da una purée di pastinaca vellutata e da asparagina verde con aglio, accompagna il pesce con decisione in un equilibrio tra rotondità e freschezza.
A chiudere, un dolce che coccola e sorprende: la tartelette al cioccolato, impreziosita da una crema alla vaniglia selvatica del Messico e da arachidi tostate che aggiungono un contrasto croccante e tostato, goloso e mai eccessivo. Il glicene dà un tocco di colore pastello.
Tra radici andine e spirito mediterraneo, la cucina dello chef Mijoba si fa racconto di stagioni, incontri e sostenibilità, una tavola che unisce estetica ed etica con un approccio creativo e vegetale.
Mijoba
79 Bd Vauban
13006 Marsiglia, Francia
https://mijoba.fr/