[rating=5] Alphonse Mucha, artista cecoslovacco squattrinato che assurge improvvisamente a fama mondiale creando uno stile iconico e lei, la bambola più famosa del pianeta (ma non escludo ne abbia perfino colonizzato degli altri), affacciati insieme sui fori imperiali. Una strana ma curiosa idea quella di vedere sulla facciata del Vittoriano il sorriso ultrasmagliante della bionda più bionda d’America e la splendida Estate di Mucha stesi come preziosi panni al sole.
Eppure questa strana coppia funziona, entrambe anche se con modalità ed in epoche diverse hanno fatto della donna un culto, in qualche modo da mercificare, Mucha attraverso il teatro e poi la pubblicità, la Mattel attraverso lo sfruttamento di un’immagine-simbolo. Se da una parte infatti troviamo il magnifico excursus della pre-cartellonistica moderna, con tutto il suo seguito di oggettistica del quotidiano, che si impreziosisce delle pennellate dell’artista voluto dalla regina del teatro Sarah Bernardt, dall’altro lato l’esplosione dello shocking Pink scenario irrinunciabile per Barbara, detta “Barbie” dal nome della figlia della sua ideatrice, nientemeno che una donna! Ebbene si, nessun manager o artista ispirato dalle curve erotiche delle pinup, ma una semplice casalinga, che prima di tutti aveva scorto in una bambola dalle fattezze adulte il modello su cui tanta parte del marketing si sarebbe sviluppato.
Eccoci allora dopo i fasti di Mucha, che dopo il lungo viaggio nella pubblicità si dedica alle opere monumentali dell’epopea slava, condite di mistico, massonico nazionalismo, proiettati nell’universo siliconico più copiato del mondo. Ecco la carrellata delle barbie assistenti di volo, attrici famose, bagnine, astronaute, infermiere e chi più ne ha più ne metta, sapientemente distribuite in una fascinosa struttura tubolare e ad oblò. Giusta accoppiata insomma, targhet forse diversi, ma anche legati dal culto del bello, con tutte le contestazioni del caso, come sempre accade per fenomeni che sanno nel bene o nel male attraversare epoche e stili. Consigliatissimi!